L'estinzione anticipata di un finanziamento rappresenta una possibilità importante per chi desidera chiudere il debito prima della naturale scadenza. Questo processo consente al consumatore di risparmiare sugli interessi futuri e su alcuni costi legati alla durata residua del contratto. Tuttavia, può comportare l'applicazione di specifiche penali o costi residuali, in base a quanto stabilito dal contratto e dalle normative vigenti.
La legge italiana regola in modo preciso l'estinzione anticipata di un finanziamento, tutelando i diritti dei consumatori attraverso l'articolo 125-sexies del Testo Unico Bancario (TUB). Questo prevede che il consumatore abbia il diritto di estinguere il finanziamento in qualsiasi momento, sia integralmente sia parzialmente, ottenendo una riduzione proporzionale del costo totale del credito in base alla durata residua del contratto. È inoltre importante sottolineare che il consumatore non è obbligato a fornire una motivazione alla banca o alla finanziaria per esercitare il rimborso anticipato.
Quando si avvia la richiesta, la società finanziaria è tenuta a fornire un prospetto chiamato "conteggio estintivo". Tale documento indica con chiarezza l'importo totale dovuto, distinguendo tra il capitale residuo, gli interessi maturati fino a quel momento e gli eventuali oneri applicati.
Per effetto della normativa, alcuni costi non risultano più dovuti nel caso di estinzione anticipata. Tra questi, figurano gli interessi relativi alle rate future, che non vengono applicati poiché il contratto viene chiuso anticipatamente. Inoltre, la legge prevede la possibilità di ridurre o eliminare alcuni oneri legati al finanziamento, come le spese periodiche di incasso delle rate e i premi di eventuali polizze assicurative non utilizzate per la parte residua.
Tuttavia, vi sono alcuni costi che rimangono invariati. Fra questi, rientrano le imposte e tasse applicate sul finanziamento e le spese come le commissioni di istruttoria, che sono considerate servizi già erogati al momento della sottoscrizione del contratto. Inoltre, la legge consente l'applicazione di una penale per l'estinzione anticipata, a condizione che ciò sia stato espressamente previsto nel contratto.
Per richiedere l'estinzione anticipata di un finanziamento, il primo passo è contattare l’istituto di credito o la finanziaria che ha erogato il prestito. È necessario inoltrare una richiesta formale in cui si richieda il conteggio estintivo, un documento che dettaglia in modo chiaro l’importo residuo da pagare per chiudere il contratto, includendo le varie componenti dovute. Questo conteggio deve includere:
Il calcolo dell’importo necessario per l’estinzione anticipata richiede particolare attenzione. Esso tiene conto non solo del capitale residuo, ma anche delle eventuali penalità contrattuali.
In caso di estinzione anticipata di un finanziamento, il pagamento di una penale può essere previsto, ma solo nel rispetto dei limiti imposti dalla legge. L’articolo 125-sexies del Testo Unico Bancario stabilisce che la penale applicabile, se specificata nel contratto, non può superare:
Quando è dovuta, la penale viene calcolata esclusivamente sul capitale residuo rimborsato, escludendo gli interessi.
Tuttavia, alcune situazioni prevedono l’esenzione totale dalla penale. Ad esempio, la penale non può essere applicata se: