Nel 730 2022 fanno il loro ingresso il credito d'imposta sull'acquisto della prima casa per gli under 36 anni d'età, il bonus musica, gli aumenti, pari a 1.200 euro, del trattamento integrativo a favore dei lavoratori dipendenti e assimilati con reddito complessivo fino a 28.000 euro che decresce fino a 40.000 euro.
Prende forma il 730 2022 nella sua duplice forma, precompilato o ordinario. Al pari di quanto è successo nel 2021, il contribuente non è obbligato a utilizzare il modello 730 precompilato messo a disposizione dall'Agenzia delle entrate. Può presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie.
Tuttavia il contribuente che ha percepito altri redditi che non possono essere dichiarati con il modello 730 non può utilizzare il modello 730 precompilato, ma deve presentare la dichiarazione utilizzando il modello Redditi ordinario o modificando il modello Redditi precompilato. Approfondiamo i cambiamenti introdotti dalle nuove disposizioni per il 2022 ovvero:
Nuove regole 730 2022, cosa cambia
Altre regole e detrazioni 730 202
Sono tre i principi da sottolineare nel nuovo 730 2022. Innanzitutto il contribuente non deve eseguire calcoli e di conseguenza la compilazione è più semplice. Dopodiché c'è la possibilità di ottenere il rimborso dell'imposta direttamente nella busta paga o nella rata di pensione, a partire dal mese di luglio ovvero dal mese di agosto o di settembre per i pensionati.
Quindi se il contribuente deve versare delle somme, queste vengono trattenute dalla retribuzione a partire dal mese di luglio o dalla pensione, a partire dal mese di agosto o settembre, direttamente nella busta paga. In tutti i casi, il modello 730 senza sostituto precompilato va presentato direttamente all’Agenzia delle entrate ovvero a un Caf o a un professionista abilitato.
La prima importante novità da segnalare in relazione al 730 2022 sono gli aumenti di 1.200 euro, del trattamento integrativo a favore dei lavoratori dipendenti e assimilati con reddito complessivo fino a 28.000 euro e della detrazione decrescente prevista per i redditi fino a 40.000 euro.
Fa il suo ingresso per la prima volta il bonus musica. Si tratta della detrazione per l'iscrizione e l'abbonamento di bambini e ragazzi tra i 5 e 18 anni a scuole di musica, conservatori e cori, bande e scuole di musica riconosciute. In termini economici, spetta per un importo fino a 1.000 euro se il reddito complessivo non supera i 36.000 euro.
Ecco quindi il credito d'imposta per l'installazione di sistemi di filtraggio e miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano per spese fino a un limite massimo di 1.000 euro.
La dichiarazione può essere presentata, anche in caso di esonero, per dichiarare eventuali spese sostenute o fruire di detrazioni o per chiedere rimborsi relativi a crediti o eccedenze di versamento che derivano dalle dichiarazioni degli anni precedenti o da acconti versati per il 2021.
Da una novità all'altra, il 730 2022 introduce la possibilità di fruire del bonus per l'abbattimento delle barriere architettoniche, con l'aliquota del 110% per le spese sostenute insieme agli interventi sismabonus ed ecobonus.
Trova spazio anche il nuovo credito d’imposta per l'acquisto con Iva della prima casa, dedicato agli under 36 con un Isee fino a 40.000 euro annui. Da segnalare quindi l'opzione di inserire gli eventuali residui del credito che non ha trovato capienza nell'imposta della precedente dichiarazione dei redditi.
Nelle informazioni relative al contribuente va indicata la lettera A nella casella 730 senza sostituto e nel riquadro Dati del sostituto d'imposta che effettuerà il conguaglio va barrata la casella Mod. 730 dipendenti senza sostituto. Se dalla dichiarazione emerge un credito, il rimborso viene erogato dall'Agenzia delle entrate. Se, invece, emerge un debito, il pagamento viene effettuato tramite il modello F24.
Possono utilizzare il modello 730 precompilato o ordinario i contribuenti che nel 2021 hanno percepito i redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, i redditi dei terreni e dei fabbricati, i redditi di capitale, i redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita Iva, i redditi diversi come quelli di redditi di terreni e fabbricati situati all’estero, i alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata, indicati nella sezione II del quadro D.