La riduzione di orario mediante il riconoscimento di un determinato numero di permessi annuali individuali viene determinata nella contrattazione collettiva. Significa che ciascun lavoratore deve consultare il proprio Ccnl (Metalmeccanici, Dirigenti Settore Privato, Spettacolo, Alimentari, Turismo, Commercio Terziario e Servizi, Enti Pubblici, Chimica, Marittimi, Trasporti, Agricoltura e Allevamento, Tessili, Giornalisti, Credito e Assicurazioni, Scuola, Edilizia e Legno, Meccanici, Istituzioni Private) per conoscere i dettagli del funzionamento di questo strumento.
Prima di entrare nei dettagli della questione centrale di questo articolo, ricordiamo che Rol è l'acronimo di Riduzione dell'orario di lavoro. Si tratta di permessi di lavoro retribuiti sulla base del contratto collettivo applicato. Approfondiamo allora i dettagli e più specificatamente:
Permessi (Rol) non goduti: a chi e quando vengono pagati
alla legge alla giurisprudenza: i permessi non goduti nel 2022-2023
Quando si parla di riduzione dell'orario di lavoro mediante il riconoscimento di permessi retribuiti si fa riferimento a un'altra forma di disciplina dei rapporti tra datore e dipendente prevista nel nostro ordinamento. La questione è proprio adesso al centro dell'attenzione in quanto l'eventuale surplus in busta paga per via dei permessi non goduti arriva proprio adesso ovvero al termine dell'anno solare di riferimento e dunque nella busta paga del mese di gennaio.
Questi permessi (Rol) sono maturati mese dopo mese e spettano alla totalità dei lavoratori, a tempo determinato e indeterminato, ma solo se il contratto è di tipo full time e non part time ovvero di 8 ore al giorno. C'è una regola di base secondo cui tali permessi maturano sempre mese per mese in presenza di due parametri ben precisi.
Il primo è la prestazione effettiva di attività lavorativa. Il secondo sono le assenze retribuite. In questo secondo caso, la lista degli istituti lavorativi è piuttosto variegata in quanto comprende, tra gli altri, anche le ferie, la malattia e gli infortuni. A ogni modo, in presenza di mensilità non lavorate per intero, le frazioni lavorate per più di 15 giorni sono considerate mese intero.
C'è quindi un altro aspetto da considerare per sapere a chi e quando vengono pagati i permessi (Rol) non goduti. I dipendenti delle aziende con meno di 15 lavoratori hanno diritto a 56 ore di permessi Rol e nel terzo e quarto anno dall'assunzione ha diritto al 50% delle 56 ore di permessi retribuiti. Nelle aziende con più di 15 dipendenti sono 72 le ore di permessi Rol e nel terzo e quarto anno spettano il 50% delle 72 ore di permessi.
Per capire a chi e quando vengono pagati i permessi non goduti bisogna consultare il proprio Contratto collettivo nazionale di lavoro. Provando a fare alcuni esempi concreti, il Contratto collettivo nazionale di lavoro nel comparto del Commercio prevede la possibilità di pagare i permessi non goduti nel mese di luglio e non solo in quello di gennaio.
Si tratta di una flessibilità non contemplata nel contratto Artigianato, secondo cui i Rol vanno pagati tutti e subito ovvero a gennaio. Ancora uno: nel Ccnl Metalmeccanici, i permessi non goduti entro l'anno arricchiscono una banca ore da cui il lavoratore può ottenere ore aggiuntive per un periodo di 24 mesi. Scaduto questo periodo, i permessi non goduti vanno necessariamente conteggiati in busta paga.
Spetta al lavoratore decidere se fruire dei permessi che matura nel corso dell'anno oppure se farseli pagare al termine del periodo di fruizione. In questo contesto, a completare il quadro dell'ordinamento legislativo in materia di permessi non goduti ci pensano le pronunce dei giudici.
Segnaliamo in particolare quella della Corte di Cassazione secondo cui la malattia sopraggiunta durante la fruizione del permesso, derivante da riduzione oraria, non lo sospende. Da ciò deriva che il lavoratore non ha diritto all’indennità di malattia, né il lavoratore ha titolo di poter recuperare il giorno di permesso in altra data.