Tra i destinatari del bonus di 100 euro ci sono anche i disoccupati che percepiscono la Naspi. A erogare l'assegno ci pensa l'Inps, al pari di quanto avviene con l'assegno di disoccupazione.
Con l'introduzione del nuovo bonus di 100 euro che prende il posto di quello precedente, era inevitabile che sorgessero dubbi sul suo funzionamento ovvero sull'individuazione degli esatti destinatari.
Di base, la nuova misura di integrazione al reddito allarga la sfera dei beneficiari fino al punto da comprendere anche coloro che si trovano in uno stato di disoccupazione e percepiscono la Naspi. Approfondiamo la questione:
Normativa alla mano, il bonus di 100 euro è legato al reddito prodotto che deve essere da lavoro dipendente o assimilato.
Più precisamente, l'integrazione mensile alla busta paga spetta per compensi percepiti dai lavoratori soci delle cooperative, indennità e compensi percepiti a carico di terzi dai lavoratori dipendenti per incarichi svolti in relazione a tale qualità, somme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio, premio o sussidio per fini di studio o addestramento professionale.
E poi: redditi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, remunerazioni dei sacerdoti, prestazioni pensionistiche comunque erogate, compensi per lavori socialmente utili in conformità a specifiche disposizioni normative.
Di importante che il bonus non è sempre di 100 euro fissa, ma con l'aumentare del reddito subisce una costante e progressiva riduzione fino all'azzeramento. Le fasce individuate sono 5:
Un'altra novità da segnalare è l'inclusione tra i destinatari del bonus di 100 euro dei disoccupati che percepiscono la Naspi (Nuova assicurazione sociale per l'impiego) ovvero l'assegno di disoccupazione che è a sua volta legato a condizioni ben precise.
A differenza di quanto avviene con i lavoratori - come vedremo meglio nel paragrafo successivo - in questo caso non è il sostituto d'imposta (o comunque l'ex) a erogare l'importo. Anche perché non sussistendo più alcun tipo di rapporto viene a cadere anche la busta paga.
A curare l'operazione sarà invece l'Inps, al pari di quanto avviene con l'assegno Naspi. Nessun bonus per chi percepisce un assegno ordinario di invalidità ma non la Naspi.
Allo stesso tempo sono esclusi gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato, gli impiegati pubblici con contratto a tempo indeterminato, coloro che hanno maturato i requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia, i lavoratori extracomunitari stagionali con permesso.
Al pari di quanto è avvenuto con l'ormai ex bonus 80 euro (denominato anche bonus Renzi), a erogare il trattamento aggiuntivo di 100 euro ci pensa in automatico il sostituto d'imposta (il datore di lavoro) mentre il lavoratore non deve formulare alcuna domanda, ma solo verifica in sede di conguaglio l'effettiva spettanza.
Ma attenzione, se i contribuenti non hanno i presupposti per ottenere il bonus di 100 euro devono segnalarlo al sostituto d'imposta che recupera l'importo con gli stipendi successivi a quello nel quale è stata data comunicazione. Ma in ogni caso entro i termini delle operazioni di conguaglio di fine anno o di fine rapporto di lavoro.
Infine, se in sede di conguaglio il sostituto d'imposta accerta che il bonus di 100 non spetta al lavoratore e se la cifra da trattenere è maggiore di 60 euro, provvede al recupero in 8 rate di pari importo dalla retribuzione che sconta gli effetti del conguaglio.
In ogni caso non è sufficiente essere lavoratori dipendenti o con redditi a questi assimilati per ottenere il bonus di 100 euro perché occorre avere un'imposta lorda determinata su tali redditi che sia di ammontare superiore alle detrazioni di lavoro.