Un litro di gasolio o di benzina a 2,50 euro potrebbe quindi diventare realtà nell'arco di pochi giorni.
Ultimo aggiornamento oggi ore 9,01 martedì 15 Marzo 2022.
La riduzione dei costi di benzina, diesel e metano è un miraggio che è oggi molto atteso. Giorno dopo giorno stiamo assistendo a rincari continui senza alcuna iniziativa concreta di di frenare questa corsa al rialzo. Se poi un ministro della Repubblica considera ingiustificati questi aumenti, ecco che alla preoccupazione si aggiunge anche la rabbia. Cosa fare? da una parte si resta in attesa di una possibile doppia iniziativa del governo Draghi tra prezzi calmierati e sconti in favore di alcune categorie di automobilisti.
Dall'altra ci sono buone pratiche per limitare i consumi. Rispettare i limiti di velocità permette infatti di limitare l'alleggerimento del portafogli. Ridurre la velocità di 20 chilometri orari può fare risparmiare fino al 20% di carburante. Poi ci sono altri piccoli e preziosi accorgimenti: scalando la marcia, l'auto non consuma carburante. Ma vediamo meglio:
Prezzo massimo benzina, diesel e metano, quale sarà
Quali sconti sono in fase di decisione Governo Draghi
Il prezzo massimo benzina, diesel e metano sta continuando a raggiungere record su record fino a sfondare il tetto dei 2 euro per litro. Chi avrebbe pensato, qualche settimana fa, che il prezzo del diesel avrebbe raggiunto tali vette? L'aumento dei prezzi è dovuto ai prodotti petroliferi o ai biocomponenti che diventano più costosi sui mercati internazionali.
Il rialzo dei prezzi dovrebbe continuare nei prossimi giorni. Un litro di gasolio o di benzina a 2,50 euro potrebbe quindi diventare realtà nell'arco di pochi giorni. Si vocifera che possa essere proprio questo il tetto massimo che il governo Draghi potrebbe chiedere di applicare. Proprio in virtù degli aumenti ingiustificati denunciati da un esponente dell'esecutivo. Alcune forze politiche e associazioni di categorie, comunque, chiedono un tetto massimo sui 2,25 euro o 2 euro, considerando anche che in Italia il costo è così alto per le tate accise e tante che si sonoa ccumulate nei decenni.
Certo, c'è da ricordare il debito "monstre" che non aiuta negli interventi, e, dunque, altre proposte sono per sconti e agevolazioni ancora più forti epr determinate categorie come i trasporti e autotrasportatori, settore marittimo e diversi altri collegati direttamente o indirettamente al trasporto elle merci di cui usufuiscono tutti i cittadini.
Altre possibilità allo studio, complementari a questi, riguardano sconti particolari per pendolari, rappresentanti di commercio e altre categorie di lavoratori che percorrono numerosi m al giorno e già usufruiscono sconti con particolari abbonamenti per strade e autostrade
Può bastare? Non è detto e, anzi, secondo Federconsuamatori è tardiva in quanto - spiega - i rincari potevano essere contenuti dal governo con l'eliminazione delle accise. Sicuramente - argomenta l'associazione dei consumatori - c'è in atto un processo di speculazione sul carburante e nel medio termine non sono attesi ribassi.
La strada alternativa o parallela ai prezzi calmierati di benzina, diesel e metano potrebbe essere quella della previsione di sconti per alcune categorie di automobilisti. In questo modo si andrebbe nella scia e si potenzierebbe quanto è attualmente già in vigore.
Le conseguenze dell'aumento del prezzo della benzina e del gasolio si potrebbero riversare sui prezzi di quel che viene acquistato nei negozi, perché in Italia tutto viaggia su gomma. Stessa linea di pensiero per la Cisl, secondo cui le forniture relative al gas e al petrolio attualmente utilizzati per la distribuzione, anche sotto forma di energia elettrica e carburanti, sono acquisite dai distributori con contratti a prezzi fissati da molto tempo, ben diversi da quelli attuali.
Senza dimenticare le ripercussioni che possono esserci anche a livello di prezzi al consumo legati alla spesa del supermercato, di cui la ricerca dei punti di vendita più economici.
E non allora forse un caso che per contenere le spese generali, l'attenzione è sempre più puntate sui metodi alternative per riscaldare la casa.
Chi guida tra i 10 e i 15.000 chilometri all'anno e riduce i consumi di 1 litro ogni 100 chilometri può risparmiare 150 litri ovvero circa 250 euro all'anno. E il carburante del veicolo non viene utilizzato solo per la guida. L'uso dell'aria condizionata dell'auto consuma tra il 5 e il 10% a serbatoio pieno a seconda del modello. Idem per il preriscaldamento dell'abitacolo durante l'inverno prima di prendere l'auto, 5 minuti al giorno per un periodo di 3 mesi, significa consumare fino a un pieno senza percorrere un solo chilometro. Attenzione ai consumi da fermo: 10 minuto al giorno per 2 mesi significa 1 pieno.
Quando si aspetta a lungo, al semaforo rosso, meglio non far girare inutilmente il motore. È quindi nel proprio interesse controllare i consumi del veicolo.
Secondo quanto riportato da numerose fonti, il prezzo del carburante saà calmierato come scritto sopra nel nostro articolo, sia con un tetto massimo che con delle riduzioni per partcilai categorie. I fondi per effettuare questi tagli arriveranno all'extra gettito iva e/o al taglio di di alcune acse.
Il prezzo dovrebbe ssere calmierato almeno di 0,15 euro, quindi andare sui 2,10-2,15 euro, con un itervento simile a quello avvenuto in Francia, ma molte associzioni e aprtiti plitici chieoo di fare di più
Oltre ai carburanti, per calmierare prezzo di luce e gas si pensa ad un aumento della possibilità di taizzare le bollette (possibilità che c'è già) e ad un nuovo bonus ancora più forte per quanto riguarda le agevolazioni e scontische su luce e gas.