Per gli agenti con contratto agenzia non esiste uno stipendio fissa mensile ma la retribuzione dipende dalle provvigioni sui diversi lavori. Secondo quanto previsto dalle leggi, infatti, l’unica forma di retribuzione valida per l’agente è la provvigione legata a numero di lavori e incarichi conclusi dall’agente e al loro valore.
Il rapporto di lavoro degli agenti può risultare a volte complesso da gestire soprattutto in relazione ai pagamenti, tra provvigioni, fissi mensili e conguagli. Molto, in realtà, dipende da ciò che si decide in contratto ma possono verificarsi diversi casi, da tempi lunghi per la maturazione delle provvigioni ad accordi per il riconoscimento delle provvigioni in anticipo, a pagamenti solo all’effettiva maturazione delle provvigioni. Vediamo allora quali sono le regole relative a acconti provvigioni, fisso mensile e conguagli per agenti.
Lo stipendio degli agenti non prevede una retribuzione fissa mensile ma dipende, per la maggior parte dei guadagni, dalle provvigioni sui diversi lavori. Secondo quanto previsto dalle leggi, infatti, l’unica forma di retribuzione valida per l’agente è la provvigione, assolutamente legata a numero di lavori e incarichi conclusi dall’agente e al loro valore.
Preponente e agente commerciale a inizio lavoro devono pattuire secodo quato previsto dal contratto agenzia le modalità di calcolo della provvigione per l’agente perché, come previsto dall’art. 1748 del codice, l’agente ha diritto alla provvigione su tutti gli affari conclusi grazie al suo lavoro e alla provvigione anche su eventuali lavori conclusi dal preponente dopo la risoluzione del contratto quado si verificano le seguenti condizioni:
Il riconoscimento delle provvigioni all’agente può avvenire in diversi modi:
Il pagamento della provvigione da preponente ad agente deve avvenire nel momento in cui il preponente avvia il lavoro o spedisce la merce o nel momento in cui viene effettuata e conclusa la prestazione ma solo se previsto da contratto.
Il caso del pagamento delle provvigioni sopra citato con acconto o anticipazione implica poi il discorso dei conguagli: anticipare una somma, infatti, significa che arriva anche il momento del pagamento del relativo conguaglio. Ricordiamo che i conguagli per gli agenti possono essere negativi, cioè a sfavore dell’agente, o positivi, cioè a favore dell’agente.
Se le provvigioni effettivamente maturate sono superiori all’anticipazione, allora non ci sarà alcun conguaglio perché non ci sarebbe necessità di effettuare alcun recupero in quanto le provvigioni totali sono superiori, viceversa, se le provvigioni sono inferiori all’anticipazione, allora il conguaglio risulta positivo da pagare.
E’ bene precisare che nella maggior parte dei casi le aziende fanno il conguaglio solo se risulta positivo per l’agente, mentre in caso di conguaglio negativo, in base agli accordi presi tra le parti e in forma scritta, l’azienda riconosce all’agente un importo minimo, sotto la cui cifra l’agente stesso non potrà mai andare.