Sono diverse agevolazioni e aiuti per chi è disoccupato, inattivo e inoccupato secondo le leggi 2022. A seconda della categoria di appartenenza e previa soddisfazione di specifici requisiti, per chi è disoccupato, inattivo e inoccupato sono disponibili indennità di disoccupazione Naspi, indennità Dis Coll, reddito di cittadinanza ed esenzione dal pagamento del ticket sanitario.
Quali sono agevolazioni e aiuti differenti per chi è disoccupato, inattivo e inoccupato per leggi 2022? Non avere lavoro è una condizione oggi particolarmente diffusa nel nostro Paese ma ci sono ormai diverse strade da seguire per trovare una occupazione, E sono disponibili anche aiuti per la ricerca di nuovi lavoro così come agevolazioni per coloro che restano senza lavoro. Vediamo quali sono.
Tra disoccupati, inattivi e inoccupati c’è una differenza di definizioni prevista dalle leggi in vigore. E’ definito, per legge, disoccupato colui che non ha in un particolare momento una occupazione, di alcun genere, ma che ha avuto un lavoro in passato, pur se di breve durata e sia un rapporto di lavoro subordinato e sia un lavoro autonomo.
E’, invece, definito per legge inoccupato colui che non ha mai lavorato ed è in cerca di una prima occupazione e che hanno effettuato l’iscrizione al centro per l’impiego da almeno 12 mesi. Generalmente si usa tale termine in riferimento a neo laureati o neodiplomati alla ricerca di un primo lavoro.
E’ inattivo, infine, colui che non ha una occupazione ma non è neppure alla sua ricerca. E’, dunque, inattivo chi non lavora e non vuole trovare lavoro, per cui a differenza di un disoccupato, l’inattivo è una condizione evidente volontaria.
Le leggi 2022 in vigore prevedono per disoccupati, inattivi e inoccupati una serie di agevolazioni e aiuti di cui si può beneficiare solo a condizione di soddisfare specifici requisiti. Sono, infatti, attualmente disponibili misure come indennità di disoccupazione Naspi, indennità Dis-Coll, reddito di cittadinanza,
Partendo dalla Naspi per la disoccupazione per chi resta disoccupato involontariamente.
I disoccupati, ma non inoccupati e inattivi, possono chiedere la Naspi direttamente all’Inps se soddisfano specifici requisiti che sono:
Il requisito per avere la Naspi delle 30 giornate lavorative effettive prestate nei 12 mesi precedenti il licenziamento è stato cancellato, per cui chi ha intenzione di presentare richiesta di Naspi perché rimasto senza occupazione non deve necessariamente aver prestato almeno 30 giorni di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.
Chi ottiene la Naspi ha un importo dell’indennità variabile in base ai requisiti che ha per la presentazione della domanda e degli stipendi percepiti e per un tempo massimo di due anni.
Anche la Dis Coll è una indennità di disoccupazione per disoccupati e non per inoccupati e inattivi: si tratta, però, a differenza della Naspi di una indennità che spetta a lavoratori con collaborazioni continuative, collaboratori a progetto, assegnisti, dottorandi di ricerca con borsa di studio e lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata Inps.
Per richiedere la Dis Coll bisogna essere in stato di disoccupazione al momento della presentazione della domanda per la Dis Coll e:
La Dis Coll viene erogata per un massimo di sei mesi.
C’è poi il reddito di cittadinanza, misura di sostegno da erogare a coloro che vivono sotto la soglia di povertà che prevede l’erogazione di un massimo di 780 euro mensili a disoccupati e inoccupati. I requisiti da soddisfare per richiedere il reddito di cittadinanza sono i seguenti:
Il reddito di cittadinanza viene erogato per un tempo di 18 mesi e, una volta esaurito, si può richiedere dopo un mese di stop.
Infine, per tutte e tre le categorie di persone, vale a dire per disoccupati, inoccupati e inattivi, è prevista la possibilità di avere l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per reddito da richiedere alla Asl di competenza in base alle leggi vigenti.