Sono diverse le agevolazioni a fondo perdute per Partite Iva, imprese e attività commerciali disponibili per quest'anno per diverse tipologie di investimenti e imprese, come per l'acquisto di beni strumenti, sostenere l'imnprenditoria femminile o delle imprese del Sud, per incentivare la transizione tecnologica a lavoro, la formazione, ecc, insieme a diversi crediti di imposta ottenibili.
Quali sono agevolazioni e contributi a fondo perduto per partite iva, attività commerciali e imprese al via nel 2023? Sono diverse le agevolazioni e i contributi a fondo perduto disponibili quest’anno per imprese, partite Iva e attività commerciali definite con l’unico obiettivo di sostenere e rilanciare l’economia delle imprese stesse a seguito di periodi decisamente complicati, dalla pandemia da covid, all’inflazione alle stelle. Vediamo di seguito nel dettaglio quali sono le misure disponibili.
Sono stati prorogati ancora per il 2023 i contributi a fondo perduto per l'acquisto di nuovi beni strumentali, per fornire aiuti a partite Iva, attività commerciali e imprese esistenti, incentivare gli investimenti, la digitalizzazione, la nascita di imprese a tasso zero per l'acquisto di beni strumentali.
La misura, cosiddetta Nuova Sabatini, prevede agevolazioni per l’acquisto di attrezzature, impianti, software, hardware, tecnologie digitali e macchinari, anche se acquistati in leasing, con un importo di 240 milioni di euro, per importi ammissibili da 20mila euro fino ad un massimo di 4 milioni.
L’incentivo può essere riconosciuto in un’unica rata per i finanziamenti che non superano i 200mila euro (fino ad esaurimento delle risorse messe a disposizione), mentre per finanziamenti di importo superiore ai 200mila euro, l’agevolazione è riconosciuta in più rate annuali.
I contributi a fondo perduto per l’acquisto di beni strumenti per imprese e attività commerciali sono, in particolari, rivolti alle micro, piccole e medie imprese (PMI) situate sul territorio nazionale, operanti in tutti i settori produttivi, compresi pesca e agricoltura. Fanno eccezione le attività finanziarie, assicurative e le attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.
Per accedere al contributo a fondo perduto, imprese, attività e partite Iva devono:
Per usufruire dei contributi a fondo perduto per l’acquisto di beni strumenti, bisogna presentare apposita richiesta di un finanziamento bancario e attendere la delibera. Il finanziamento deve essere erogato da una banca o da un intermediario bancario che aderisce alla convenzione tra il Mise, l'Abi e Cassa depositi e prestiti S.p.a.
Tra le agevolazioni 2023 per le imprese spicca il Piano Transizione 4.0 che prevede crediti d’imposta per le imprese che investono nell’innovazione, prevedendo aliquote diverse a seconda delle varie categorie di beni nei campi ricerca e sviluppo, innovazione e transizione ecologica.
I crediti di imposta del Piano Transizione 4.0 riguardano gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e sono riconosciuti nelle seguenti percentuali:
Possono usufruire dell’agevolazione Piano Transizione 4.0 le imprese situate nel territorio italiano, a prescindere dalla tipologia e dal settore economico, comprese le imprese agricole, marittime, i soggetti con regime forfettario e gli esercenti arti e professioni.
Il credito d'imposta a favore degli investimenti in ricerca e sviluppo, beni strumentali e formazione 4.0 può essere utilizzato solo in compensazione e per accedervi le imprese devono presentare una perizia tecnica, rilasciata da un professionista del settore, come ingegnere, perito industriale o ente di certificazione accreditato, che dimostri che i beni oggetto dell’agevolazione rientrano nell’elenco dei beni agevolabili.
Altra agevolazione 2023 rivolta a imprese, partite Iva e attività commerciali è il contributo Formazione 4.0 per sostenere le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale, attraverso investimenti per la formazione del personale. Il contributo in tal caso viene riconosciuto sotto forma di credito d'imposta.
La misura consiste, in particolare, in un credito d'imposta del:
L'agevolazione è rivolta a tutte le imprese residenti in Italia, incluse le organizzazioni stabili di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica o dal settore economico di appartenenza e riguarda le seguenti spese:
Il credito d'imposta viene erogato internamente attraverso il personale dipendente e per accedervi il credito di imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta in cui sono state sostenute le spese e in quelle dei periodi successivi, fino alla conclusione dell'utilizzo, che devono a loro volta risultare da apposita certificazione, allegata al bilancio, e rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti.
Altra agevolazione disponibile quest’anno 2023 è il Fondo Impresa Donna, misura a sostegno dello sviluppo dell’imprenditoria femminile, che prevede:
Le agevolazioni valgono per programmi d’investimento della durata massima di due anni e con un tetto di spesa ammissibile di 250mila euro per le nuove imprese e 400mila euro per imprese già esistenti. Il Fondo Impresa Donna è, infatti, destinato sia a imprese nuove che già esistenti.
Via libera ancora per il 2023 alla misura Resto al Sud per sostenere le imprese del Mezzogiorno e del Centro Italia e incentivare la nascita di nuove, agevolazione che vale per soggetti di età compresa tra i 18 e i 55 anni e prevede contributi fino a 200mila euro per le nuove imprese emergenti.
Resto al Sud prevede contributi economici in parte a fondo perduto a ad occuparsi della gestione dei finanziamenti è Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A., il cui portale offre agli utenti tutte le informazioni dettagliate e aggiornate su bandi, modulistica, consulenza e assistenza.
Possono accedere al contributo Resto al Sud coloro che soddisfano specifici requisiti che, nel dettaglio, sono:
Oltre alle agevolazioni e contributi a fondo perduto appena riportati, sono disponibili quest’anno 2023 per imprese, partite Iva e attività commerciali diversi crediti di imposta, come: