Anche le spese per la manutenzione dell'auto di disabili sono oggetto di agevolazioni. Si tratta di una detrazione Irpef al 19% ammessa fino a tetto di spesa di 18.075,99 euro. Le spese devono essere sostenute entro 4 anni dall'acquisto del veicolo e non possono essere rateizzate. Sono esclusi i costi per carburante, olio motore, assicurazione.
Se c'è un settore in cui le detrazioni in favore dei disabili e dei parenti che li assistono sono particolarmente numerose è quello del comparto auto. Come vedremo in questo articolo, a determinate condizioni sono ammesse anche le spese per la manutenzione e la riparazione dell'auto.
Si tratta facilitazioni fiscali che si aggiungono alle 4 più note: la detrazione Irpef del 19% della spesa sostenuta per l'acquisto di un'auto, l'Iva agevolata al 4% sull'acquisto, l'esenzione dal bollo auto ovvero della tassa annuale di possesso e l'esenzione dall'imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà.
C'è poi un altro aspetto da evidenziare ed è l'allargamento della platea dei destinatari. Rispetto ad altre agevolazione in cui il perimetro è molto più ristretto e i requisiti richiesti sono numerosi (pensiamo ad esempio alle assenze temporanee e retribuite dal lavoro nell'ambito della legge 104), il ventaglio dei beneficiari è molto più ampio.
Le facilitazioni fiscali di cui tratteremo in questo articolo sono infatti destinate a non vedenti e sordi, disabili con handicap psichico o mentale titolari dell'indennità di accompagnamento, disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni, disabili con ridotte o impedite capacità motorie.
Con la precisazione che per non vedenti si intendono le persone colpite da cecità assoluta o che hanno un residuo visivo fino a un decimo a entrambi gli occhi con eventuale correzione mentre per sordi i minorati sensoriali dell'udito affetti da sordità congenita o acquisita durante l'età evolutiva. Non ci resta allora che andare ad approfondire i dettagli e quindi
Anche le spese per la manutenzione dell'auto di disabili sono oggetto di agevolazioni. Più esattamente si tratta di una detrazione Irpef al 19%, ma che non spetta in maniera indifferenziata a tutti poiché occorre il rispetto di requisiti ben precisi. Innanzitutto la facilitazione economica per la riparazione dell'auto è ammessa fino a tetto di spesa di 18.075,99 euro.
Ma attenzione, in questa cifra deve essere compreso anche il costo d'acquisto della stessa auto. In seconda battuta, le spese per la manutenzione dell'auto sono oggetto di detrazione Irpef solamente se effettuate entro 4 anni dall'acquisto del veicolo.
A tal proposito facciamo presente che la prima revisione auto va obbligatoria effettuata dopo 4 anni dall'immatricolazione mentre le successive ogni 2 anni. Il tagliando auto non ha una scadenza predeterminata, ma è legata al chilometraggio dell'auto e cambia da modello a modello, anche in riferimento all'anzianità.
Le spese agevolate per la manutenzione dell'auto non possono essere rateizzate ma devono essere indicate nella dichiarazione dei redditi relativa all'anno in cui son sostenute le stesse spese. Infine, nei costi da agevolare non sono compresi quelli di ordinaria manutenzione e di esercizio ovvero carburante (benzina e gasolio), olio motore, assicurazione.
Le detrazioni per la riparazione dell'auto non sono le sole in vigore. Disabili e familiari che li assistono possono infatti fruire anche dell'Iva al 4% per l'acquisto. Ma solo se il veicolo da comprare ha una cilindrata fino a 2.000 cc se con motore a benzina e fino a 2.800 cc se con motore diesel.
Non solo, ma la medesima agevolazione fiscale si applica anche alle cessioni di strumenti e accessori utilizzati per l'adattamento, alle prestazioni di adattamento di veicoli non adattati, all'acquisto di optional. Stessa facilitazione per l'acquisto in leasing se il contratto è di tipo traslativo.
Sugli stessi modelli di auto per cui è applicata l'Iva al 4% è prevista anche l'esenzione del pagamento del bollo auto. I veicoli per il trasporto o la guida di disabili sono quindi esentati dal pagamento dell'imposta di trascrizione al Pubblico registro automobilistico per la registrazione dei passaggi di proprietà.