Le agevolazioni fiscali relative alla legge 104 in caso di eredità, successione o donazione rappresentano strumenti concreti per garantire il sostegno alle persone con disabilità grave, tutelate dalla normativa vigente. L’attuale disciplina, aggiornata al 2025, prevede che una persona riconosciuta con handicap grave abbia diritto a specifiche esenzioni e franchigie, utili a ridurre l’impatto tributario in caso di trasferimento patrimoniale, sia a titolo gratuito (donazione) che mortis causa (successione).
Per beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge 104 in tema di successione o donazione è necessario che il soggetto abbia ottenuto il riconoscimento di disabilità grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3 della legge 104/1992. La valutazione viene formalizzata dalla Commissione medica dell’ASL, che attesta la natura permanente delle condizioni invalidanti. Il riconoscimento può avvenire per patologie di natura fisica, psichica o sensoriale che comportano una severa compromissione dell’autonomia personale.
È importante che la condizione di disabilità grave sia certificata e sussista al momento della richiesta dell’agevolazione. La documentazione medica dovrà risultare completa e adeguata, in modo da non compromettere l’accesso ai benefici previsti dalla legge.
Nel caso di una successione ereditaria in cui il beneficiario sia una persona con disabilità grave, il sistema tributario italiano stabilisce che l’imposta di successione si applica solo sulla parte della quota di eredità o dell’eventuale legato che supera 1.500.000 euro. Fino a questo importo, l’erede disabile è totalmente esentato dal versamento dell’imposta di successione.
Questa franchigia rafforzata è valida indipendentemente dal grado di parentela che lega il beneficiario al defunto e rappresenta una deroga sostanziale rispetto alla disciplina ordinaria, che prevede franchigie variabili in base al rapporto familiare.
La normativa di riferimento è rappresentata in particolare dall’art. 49-bis legge 296/2006 e dalle successive modifiche e aggiornamenti, che hanno consolidato il regime di vantaggio per i soggetti con disabilità.
A partire dalla legge 112/2016 (“Dopo di noi”), è riconosciuta una ulteriore esenzione dall’imposta sulle successioni e donazioni per:
La condizione essenziale è che tali strumenti perseguano come finalità esclusiva l’inclusione sociale, la cura e l’assistenza della persona con disabilità, circostanza da indicare in modo esplicito nell’atto istitutivo, nel regolamento del fondo o nell’atto di destinazione.
L’esenzione ha rilievo sia in sede di successione che di donazione a favore di un disabile grave e può rappresentare una soluzione giuridica per garantire una protezione patrimoniale finalizzata al futuro del beneficiario, garantendo una maggiore sicurezza e continuità assistenziale. Ulteriori approfondimenti sui profili normativi della legge 104 sono molto utili anche nella pianificazione della successione.
Anche le donazioni a favore di persone con disabilità grave godono del regime agevolato: l’imposta di donazione viene calcolata esclusivamente sulla parte della base imponibile che eccede 1.500.000 euro. In caso di donazione di beni immobili, diritti reali immobiliari o quote di patrimonio, il donatario con disabilità grave risulta quindi protetto dal carico fiscale fino alla franchigia speciale.
Va ricordato che le imposte ipotecarie e catastali su immobili donati sono fisse, se si tratta di prima casa, mentre sono proporzionali nel caso di altri immobili. In presenza di importi o valori eccedenti la franchigia, si applicano le aliquote ordinarie, sempre proporzionate al valore eccedente.
Oltre alle agevolazioni su successioni e donazioni, la normativa contempla una ampia serie di vantaggi fiscali a beneficio delle persone con disabilità, tra cui:
Per alcune prestazioni, come l'acquisto di dispositivi informatici o sanitari, è richiesta la presentazione del verbale attestante la condizione di disabilità rilasciato dalle commissioni mediche pubbliche. Questo documento è fondamentale anche per la regolarità delle detrazioni IRPEF o l’applicazione dell’IVA ridotta.
La programmazione della successione in presenza di beneficiari con disabilità può avvalersi di strumenti giuridici dedicati, come:
Nel caso di soggetti incapaci o con amministratore di sostegno, l’accettazione dell’eredità deve avvenire con beneficio di inventario, previa autorizzazione giudiziale, per tutelare l’integrità del patrimonio della persona disabile. Allo stesso modo, un beneficiario può fare testamento salvo interdizione, con forme di tutela rafforzata e assistenza legale se necessario.