Aiuti a partite iva, professionisti e imprese regionali per coronavirus. Quali sono e per chi
Bonus 600 euro per professionisti, bonus da Casse professionali, Fondi e Prestiti dalle singole Regioni: aiuti per professionisti e imprese durante coronavirus
Autore:Marianna Quatraro pubblicato il
Quali sono gli aiuti per professionisti e imprese per emergenza coronavirus?
A causa delle difficoltà economiche derivanti dall’emergenza coronavirus governo e singole regioni hanno messo a punto diversi aiuti, dal bonus di 600 euro per professionisti iscritti a Inps e Casse professionali, a Fondi e Prestiti messi a disposizione dalle singole Regioni per partite Iva e imprese.
Titolari di partite Iva, imprese e coronavirus: l’emergenza sanitaria scatenata dalla diffusione del Covid-19 ha scatenato anche una emergenza economica derivante dalla chiusura totale delle attività ma anche degli studi professionali. Il governo Conte ha, però, messo a punto aiuti per titolari di partite Iva, professionisti e imprese. Quali sono gli aiuti economico per partite Ivae imprese per coronavirus?
Aiuti a partite iva, professionisti e imprese regionali per coronavirus quali sono
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Dal bonus di 600 euro promesso dal governo ai professionisti e titolari di Partita Iva a Fondi e Prestiti messi a disposizione dalle singole Regioni di appartenenza: sono questi fondamentalmente gli aiuti per emergenza coronavirus previsti per partite Iva, liberi professionisti e imprese. Le regioni hanno, infatti, attivano fondi per finanziamenti a zero spese, bonus una tantum e microcredito in favore di professionisti e imprese. Vediamo nel dettaglio in cosa consistono regione per regione:
la Regione Lazio ha messo a punto il progetto Pronto Cassa, che prevede l’erogazione di un Prestito di 10.000 euro a interessi zero da rimborsare in cinque anni a partire dal prossimo anno e valido per piccole imprese, liberi professionisti e consorzi;
la Campania ha stanziato un nuovo fondo da 80 milioni per dare1000 euro a tutti i professionisti e partite Iva che nel 2019 hanno registrato un reddito inferiore a 35000 euro e che dichiarino di aver subito un calo di fatturato nel primo trimestre di quest'anno;
il Piemonte ha stanziato 54 milioni di euro per piccole e medie imprese, mentre per partite Iva e liberi professionisti è previsto un credito massimo di 7500 euro;
l’Emilia Romagna ha potenziato il sistema dei Confidi stanziando 10 milioni a disposizione delle imprese che vogliono investire e per cui è previsto un finanziamento di 150.000 euro;
il Trentino ha stanziato 2 milioni di euro per favorire l’accesso ai Prestiti da parte degli imprenditori;
la Puglia ha deciso di attivare il Microprestito Emergenza COVID-19 stanziando 450 milioni di euro, per prestiti a microimprese, lavoratori autonomi e professionisti, partite Iva, a costo zero e concessi direttamente dalla Regione attraverso la società Puglia Sviluppo, da rimborsare in 6 anni;
la Sicilia ha stanziato un miliardo e mezzo per un Fondo Prestito per prestiti ad aziende, cooperative e artigiani in difficoltà fino a 15.000 euro da rimborsare in tre anni a partire dal 2022;
la Sardegna ha deciso di dare un bonus da 800 euro per 2 mesi a titolari di partite Iva che hanno sospeso e/o ridotto la propria attività e alle famiglie in difficoltà;
la Basilicata ha creato il Fondo Piccoli Prestiti per sostenere le microimprese lucane e i liberi professionisti;
il Molise ha attivato il Micro credito COVID-19 per prestiti a microimprese e partite Iva senza spese e senza interessi fino a 5000 euro e ha previsto anche ulteriore contributo fino a 50000 euro per agevolare lo smart working;
la Calabria si prepara ad attivare un Fondo per l’erogazione di prestiti con tassi agevolati a microimprese e aziende;
l’Abruzzo ha dato il via al Piano Cura Abruzzo da 6 milioni di euro destinati a lavoratori automi e piccole e medie imprese;
la Lombardia lavora alla definizione di aiuti specifici per microimprese e partite Iva.
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Per quanto riguarda il bonus di 600 euro, si tratta di un contributo, all’inizio una tantum ma che dopo il mese di marzo dovrebbe valere anche per il mese di aprile, stando a quanto annunciato dal governo, e arrivare fino all’importo di 800 euro, previsto per liberi professionisti e lavoratori autonomi titolari di partita Iva iscritti alla Gestione Separata dell’Inps e alle Casse professionali private (che hanno deciso per i propri iscritti anche somme differenti dai 600 euro).
Per avere il bonus da 600 euro gli iscritti alle gestioni Inps devono presentare domanda all’Istituto mentre i professionisti iscritti ad ordini professionali con una propria Cassa privata devono presentare domanda direttamente alla propria Cassa secondo le modalità dalla stessa indicata, da Inpgi a Enpam, Cassa dei Commercialisti, Enasarco, Epap, Cassa dei Ragioneri, ecc.