Sì: per l’assistenza ai disabili sono previsti diversi aiuti e agevolazioni che riguardano non solo detrazioni fiscali ma anche possibilità di pensione anticipata e agevolazioni per avere il reddito di cittadinanza
Che si tratti di un familiare o meno, la figura di colui che assiste un disabile è estremamente importante e deve essere adeguatamente formata per fornire al disabile interessato un supporto valido e costante su cui poter sempre contare. Si tratta di persone che si dedicano molto agli altri ma che godono di relativamente poco. Quali sono gli aiuti e le agevolazioni previste, anche fiscali, per chi assiste un disabile?
Chi assiste un disabile ha diritto a percepire l’indennità di accompagnamento Inps per disabili che abbiano una invalidità che li rende incapaci di lavorare e svolgere le normali attività quotidiane, invalidi totali, dunque, al 100%, cui viene concesso l’assegno di accompagnamento per un importo netto di 522,03 euro esentasse.
Chi assiste un disabile ha la possibilità di andare in pensione anticipata con l’ape social, a costo zero, a 63 anni di età e con almeno 20 anni di contributi, (anticipando dunque l’uscita rispetto ai 67 anni di età e 20 anni di contributi richiesti per la pensione di vecchiaia) a condizione però che assista il disabile da almeno sei mesi prima della presentazione della domanda.
Chi decide di andare in pensione anticipata con l’ape social per assistenza di un disabile percepisce un assegno di accompagnamento alla pensione di 1500 euro lordi mensili al massimo (1250 euro netti) per 12 mesi fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.
Chi assiste un disabile può godere di bonus e agevolazioni fiscali della Legge 104, dai 3 giorni di permesso al mese coperti da contributi per chi assiste un disabile in casa affetto da patologia invalidante e non autosufficiente; al congedo retribuito di 2 anni nel corso di tutta la propria vita lavorativa per assistenza a a chi ha un handicap grave; alla possibilità di decidere in quale sede di lavoro di vicina a casa propria lavorare, a condizione, chiaramente, che la propria azienda abbia diverse sedi.
Per chi assiste un disabile sono previste agevolazioni bonus fiscali come:
L'auto in tal caso deve avere una cilindrata limitata a 2000 cc se a benzina e a 2800 cc se a diesel.
Chi assiste disabili può godere di agevolazioni anche per l’accesso al reddito di cittadinanza: in questo caso, infatti, a differenza di altri richiedenti, non è previsto l’obbligo di ricerca attiva di un nuova occupazione o di frequentazione di corsi di formazione professionale, né l’obbligo di accettare un’offerta di lavoro distante dalla propria abitazione oltre 250 km.
Per chi assiste disabili, dunque, non vale l’obbligo di sottoscrizione del Patto per il lavoro e l’obbligo di accettare un’offerta di lavoro ovunque in Italia nel caso in cui siano state rifiutate già due offerte di lavoro.
Chi, infatti, percepisce il reddito di cittadinanza deve normalmente accettare almeno una di tre offerte di lavoro congrue, la prima offerta di lavoro congrua dopo 12 mesi e l’offerta di lavoro deve riguardare uno dei settori individuati nel patto di servizio sottoscritto dal lavoratore; avere una retribuzione maggiore di 1,2 volte l’indennità di disoccupazione percepita e la distanza dal luogo di lavoro non può essere superiore a 100 km dalla residenza dell’interessato, o comunque deve essere raggiungibile in 100 minuti con i mezzi di trasporto pubblici, nel caso della prima offerta, per la seconda offerta la distanza dal luogo di lavoro non può essere superiore a 250 km dalla residenza, per la terza offerta, può essere in qualsiasi posto in Italia.