Amministratore di condominio e cattiva condotta, quando c'è e cosa condomini possono fare
Quali sono le irregolarità considerati comportamenti di cattiva condotta per l’amministratore di condominio e provvedimenti possibili
Quando i comportamenti dell’amministratore di condominio possono essere considerati di cattiva condotta?
Si parla di cattiva condotta dell’amministratore condominiale quando il professionista commette irregolarità tali da chiedere la revoca dal suo incarico. E' l'assemblea dei condomini che deve decidere per la revoca dell'amministratore di condominio.
L’amministratore di condominio è colui che si occupa della gestione del condominio stesso, sia da un punto di vista finanziario e fiscale, sia per quanto riguarda l’osservanza delle regole condominiali stabilite. Ma non solo. Sono diversi, infatti, i compiti dell’amministratore di condominio e diverse anche le responsabilità, sia civili che penali. Ma quando l’amministratore di condominio usa comportamenti di cattiva condotta? E cosa possono fare i condomini nei casi di comportamenti dell’amministratore di cattiva condotta?
Cattiva condotta dell’amministratore di condominio: quando si verifica
Stando a quanto previsto dal Codice Civile, si parla di cattiva condotta dell’amministratore di condominio quando commette grave irregolarità. Sono considerati tali comportamenti dell’amministratore di condominio che:
non comunica al condominio i propri dati o li comunica in modo impreciso o incompleto;
non cura la tenuta dei registri necessari all’amministrazione del condominio, da quello dell’anagrafe dei condomini, a quello dei verbali assembleari e quello della contabilità;
non apre o non usa il conto corrente intestato al condominio;
non provvede alla riscossione delle spese condominiali spettanti a tutti i condomini
commette gravi irregolarità fiscali che interessano il condominio;
crea confusione tra il proprio patrimonio personale e quello del condominio o tra il patrimonio di una terza persona e quello del condominio;
non convoca l’assemblea per approvare il rendiconto annuale;
non dà esecuzione a un provvedimento del giudice;
non dà esecuzione a un provvedimento dell’autorità amministrativa;
non esegue una delibera dell’assemblea;
si rifiuta di consegnare ai condomini che ne fanno richiesta atti o documenti che interessano il condominio.
Cosa possono fare i condomini nei casi di cattiva condotta dell’amministratore di condominio?
L’amministratore di condominio che assume comportamenti di cattiva condotta commettendo le irregolarità appena riportate può essere revocato dal suo ruolo dall’assemblea dei condomini. Perché l’assemblea possa revocare l’incarico all’amministratore di condominio serve la maggioranza dei condomini, che rappresenti almeno la metà del valore dell’edificio e che gli appartamenti di questi abbiano un valore complessivo di almeno 500 millesimi.
Cosa deve fare l'amministratore di condominio
Stando a quanto previsto dalla legge in vigore, l’amministratore di condominio nominato dall’assemblea condominiale deve:
occuparsi della gestione finanziaria del condominio
controllare le parti comuni dei condominio;
fare osservare a tutti i condomini le regole di condominio;
decidere eventuali lavori urgenti in condominio per tutelare i condomini e prevenire pericoli per la incolumità pubblica derivanti dalle cose comuni;
aprire uno specifico conto corrente dedicato al condominio;