L'aspettativa retribuita dal lavoro indica quel periodo di astensione dal lavoro per motivi familiari o personali, che viene solitamente retribuito in base a quanto stabilito da diversi contratti collettivi nazionali, ad eccezione di alcuni particolari casi. Solitamente, infatti, l’aspettativa non viene retribuita nel caso in cui venga richiesta per eventi come gravi motivi familiari e personali che non rientrano nel campo di applicazione del congedo retribuito o la morte del coniuge, anche se si è separati, o di un parente anche entro il secondo grado.
L’aspettativa dal lavoro indica il periodo di astensione dal lavoro per motivi familiari o personali, periodo durante il quale il lavoratore mantiene la propria occupazione, rinunciando al versamento della retribuzione. Vi sono, però, casi in cui l’aspettativa dal lavoro viene retribuita.
Stando a quanto previsto dalla legge, infatti, vi sono alcune situazioni che permettono al lavoratore di usufruire dell’aspettativa retribuita in base al proprio contratto di lavoro. Le condizioni che permettono di beneficiare di questa possibilità sono:
Per avere l’aspettativa retribuita dal lavoro, devono essere seguite diverse procedure in base al motivo per cui la stessa aspettativa viene richiesta. Se, infatti, si chiede l’aspettativa dal lavoro per motivi di salute, personali o di un membro della famiglia, o per assistenza ad un familiare portatore di handicap, bisogna presentare domanda e tutti i documenti che attestino la sussistenza dei requisiti necessari direttamente all’Inps. In generale, la richiesta di aspettativa dal lavoro retribuita deve essere presentata all'ufficio del personale della propria azienda o sede di lavoro. La risposta sarà data dopo aver valutato requisiti e condizioni tra quanto richiesto e quanto previsto dal Ccnl di riferimento. E’ bene, però, sottolineare che il datore di lavoro può anche rifiutarsi di concedere il periodo di aspettativa al proprio dipendente, motivando la sua decisione.