Secondo le norme attuali, sono diversi i motivi per cui è possibile richiedere l’aspettativa per dipendenti con contratto Enti Locali 2024. In particolare, le aspettative nel Contratto Enti Locali 2024 possono essere richieste per motivi familiari e personali, cariche pubbliche elettive, motivi di studio, dottorato di ricerca, matrimonio, volontariato, cooperazione o attività umanitarie, ricongiungimento con il coniuge che presti servizi all’estero.
Come funziona l'aspettativa non retributita nel Ccnl Aran Enti Locali? L'aspettativa a lavoro è un periodo di assenza dal lavoro giustificato, durante il quale il dipendente è esonerato dalla prestazione del proprio servizio e può assentarsi senza il rischio di perdere il proprio posto di lavoro o di essere soggetto a provvedimenti disciplinari.
Non è detto che la richiesta di aspettativa a lavoro venga sempre accolta dal datore di lavoro.
Quest'ultimo può, infatti, anche rifiutarsi di concedere il periodo di aspettativa al proprio dipendente, a condizione, però, di motivare il diniego.
Generalmente, l’aspettativa, che precisiamo spetta solo ai lavoratori dipendenti, ha una durata massima di 2 anni nell’arco della vita lavorativa del lavoratore e può essere richiesta anche in modo frazionato, in base ad esigenze e motivi della richiesta.
Il Ccnl Aran Enti Locali prevede diverse tipologie di aspettativa, come per motivi familiari e personali, o per matrimonio, o per volontariato, o per lo svolgimento di un dottorato di ricerca, o per la cooperazione o attività umanitarie, o, ancora, per il ricongiungimento con il coniuge che presta servizio all’estero.
Si tratta in tutti questi casi di periodi di aspettativa retribuiti. E poi c'è l'aspettativa non retribuita.
L'aspettativa non retribuita può essere richiesta per specifiche motivazioni, rinunciando alla retribuzione, però, per tutto il periodo di sospensione del lavoro.
L’aspettativa non retribuita si può chiedere, per esempio, per gravi motivi familiari, o per fare formazione, o per lo svolgimento di cariche pubbliche (in Parlamento, comuni o regioni, consorzi tra enti locali ed enti di decentramento) e per incarichi.
Secondo quanto previsto dal Ccnl Aran Enti Locali, durante tali periodi il dipendente non percepisce alcuna retribuzione ma mantiene sempre il diritto alla conservazione del posto di lavoro.
Nei casi di richiesta di un periodo di aspettativa non retribuita, il datore di lavoro deve dare una risposta al dipendente entro 10 giorni.
Per i lavoratori pubblici con Ccnl Enti Locali, la durata può essere almassimo di 12 mesi e può essere fruita in maniera frazionata o continuata.