Stando a quanto deciso, l'assegno unico per i figli 2022 parte dal prossimo primo luglio. Fino ad allora, e cioè per i primi sei mesi di questo nuovo anno, tutte le famiglie potranno continuare ad avere diritto a bonus e misure attualmente in vigore per i figli.
Al via il nuovo assegno unico per figli 2022 destinato a tutte le famiglie dal settimo mese di gravidanza per ogni figlio a carico e fino al compimento dei 21 anni a condizione che il figlio faccia parte dello stato famiglia, sia convivente con i genitori e sia a carico degli stessi.
Per essere considerati fiscalmente a carico dei genitori, i figli di età inferiore ai 21 anni non devono percepire un reddito superiore a 4mila euro fino a 24 anni di età e a 2.840,51 dopo i 24 anni. Se si superano tali limiti, si perde il diritto all’assegno unico. Vediamo in particolare da quando parte l’assegno unico per figli 2022.
Stando a quanto stabilito dalla nuova Legge di Bilancio, l’assegno univo per figli 2022 parte dal prossimo primo luglio. Ciò significa che a partire dal mese di luglio 2022 ogni famiglia beneficiaria riceverà l’importo del nuovo assegno unico per uno o più figli a carico.
L'importo dell'assegno unico per i figli è di importo compreso tra 200 e 250 euro per ogni figlio, variabile in base al valore Isee della famiglia. In particolare, l’importo dell’assegno unico per figli 2022 si basa su una quota base uguale per tutte le famiglie e una quota variabile in base al numero di figli e all’Isee della famiglia.
All’importo assegnato ad ogni famiglia in base al valore Isee bisogna eventualmente sommare le maggiorazioni previste che sono del 20% per i figli successivi al secondo e dal 30% al 50% per figli disabili senza limiti d’età.
Come deciso, dunque, il nuovo assegno unico per i figli scatta dal prossimo primo luglio 2022 riunendo in un unico importo tutte le prestazioni al momento in vigore per genitori e famiglie con figli. Nel frattempo, vale a dire nei primi sei mesi del nuovo anno 2022, fino a giugno quindi, genitori e famiglie continueranno ad avere diritto ai trattamenti economici, bonus e misure attualmente vigenti e che saranno poi inglobati nell’assegno unico e vale a dire: