Per sapere se l'assicurazione paga i danni nel caso in cui un automobilista provoca un incidente da ubriaco occorre leggere con attenzione il contratto sottoscritto. In genere l'assicurazione risarcisce i danni provocati a persone e cose, così come previsto dalla Rc auto, ma poi agisce in rivalsa contro il guidatore ubriaco.
La prima fondamentale regola da non dimenticare è che non si guida quando si è ubriachi. La normativa in vigore prevede tre fasce di ebbrezza con sanzioni applicate sempre più alte: si va da un'ammenda di 500 euro fino ad arrivare all'arresto di 1 anno.
Di mezzo c'è la sicurezza propria, dei passeggeri a bordo e di tutti coloro che sono presenti sulla strada. C'è però un altro aspetto da considerare ed è quello dell'assicurazione. Nel caso in cui un automobilista provoca un incidente da ubriaco, la compagnia di assicurazione risarcisce i danni? Approfondiamo la normativa vigente e più precisamente:
Per sapere se l'assicurazione paga i danni nel caso in cui un automobilista provoca un incidente da ubriaco occorre leggere con attenzione il contratto sottoscritto. Non esiste infatti una regola generale, tuttavia si riscontra una consuetudine diffusa tra le compagnie di assicurazione.
Nel caso di guida in stato di ebbrezza con incidente, l'assicurazione risarcisce i danni provocati a persone e cose, così come previsto dalla Rc auto, ma poi agisce in rivalsa contro il guidatore ubriaco.
Per i conducenti coinvolti in incidenti stradali e sottoposti alle cure mediche, l'accertamento del tasso alcolemico viene effettuato, su richiesta degli organi di Polizia stradale, da parte delle strutture sanitarie di base o di quelle accreditate o equiparate. Le strutture sanitarie rilasciano agli organi di Polizia stradale la relativa certificazione, estesa alla prognosi delle lesioni accertate, assicurando il rispetto della riservatezza dei dati in base alle vigenti disposizioni di legge.
Una persona può essere sottoposta ad accertamento quando gli accertamenti qualitativi hanno dato esito positivo, in ogni caso d'incidente, quando c'è motivo di ritenere che il conducente del veicolo si trovi in stato di alterazione psicofisica derivante dall'influenza dell'alcol.
Al fine di acquisire elementi utili per motivare l'obbligo degli accertamenti, gli organi di Polizia stradale possono infatti sottoporre i conducenti ad accertamenti qualitativi non invasivi o a prove anche attraverso apparecchi portatili. Ma sempre secondo le direttive fornite dal Ministero dell'Interno nel rispetto della riservatezza personale e senza pregiudizio per l'integrità fisica.
Chiunque circola alla guida di un veicolo può essere sottoposto ad accertamento qualitativo. L’esito positivo non costituisce fonte di prova ma consente di sottoporre il conducente ad accertamento avente valore legale
Secondo l'articolo 186 del Codice della Strada che disciplina la guida sotto l'influenza dell'alcol, è vietato guidare in stato di ebbrezza in conseguenza dell'uso di bevande alcoliche. L'accertamento dello stato di ebbrezza, anche ai fini assicurativi, si effettua mediante l'analisi dell'aria alveolare espirata.
L'apparecchio mediante il quale viene effettuata la misura della concentrazione alcolica nell'aria espirata si chiama etilometro e può misurare anche la concentrazione di alcol metilico e isopropilico. Oltre a visualizzare i risultati delle misurazioni e dei controlli propri dell'apparecchio stesso, fornisce una prova documentale. Le tre fasce di ebbrezza individuate dalla normativa vigente sono: