Come precisato dall’Inps, l’aumento della pensione di invalidità, che dovrebbe decorrere dal prossimo 2 novembre, avviene anche per chi percepisce l’indennità di accompagnamento. L’Istituto ha, infatti, spiegato che l’indennità di accompagnamento non rientra tra i redditi da calcolare ai fii della soglia reddituale da avere per percepire l’aumento.
Aumenti in arrivo per le pensioni di invalidità: stando a quanto comunicato dall'Inps, l'aumento per le pensioni di invalidità deciso dal governo decorre dal 20 luglio 2022 e ciò significa che insieme agli aumenti saranno riconosciuti a tutti i pensionati che ne hanno diritto anche i dovuti arretrati. Vediamo come cambiano le pensioni di invalidità e se l’aumento della pensione di invalidità avviene con indennità di accompagnamento o no.
Come stabilito, le pensioni di invalidità si preparano a passare da 286,81 a 651,51 euro al mese, erogati per 13 mensilità, per tutti gli invalidi civili 100%, dai 18 anni ai 60 anni. Il dovuto aumento sarà riconosciuto d’ufficio e, stando a quanto previsto dallo stesso Inps, dovrebbe essere erogato a partire dall’elaborazione del cedolino pensione del prossimo mese di novembre.
L'aumento della pensione di invalidità spetta a coloro che soddisfano determinati requisiti che sono:
Come precisato dall’Inps, l’aumento della pensione di invalidità, che dovrebbe decorrere dal prossimo 2 novembre, avviene anche per chi percepisce l’indennità di accompagnamento. L’Istituto ha, infatti, spiegato che l’indennità di accompagnamento non rientra tra i redditi da calcolare ai fii della soglia reddituale da avere per percepire l’aumento.
In particolare, l’Inps ha comunicato che concorrono alla formazione del reddito per avere diritto all’aumento della pensione di invalidità l’indennità di accompagnamento ma anche: