Stando a quanto previsto dall’ultima Legge di Bilancio 2022, non dovrebbe esserci alcun particolare aumento delle pensioni 2022 per effetto di una mancata rivalutazione Istat. Secondo quanto riportano le ultime notizie, infatti, con la nuova Manovra il governo avrebbe deciso di spostare la rivalutazione delle pensioni, provocando ancora un blocco della rivalutazione degli assegni pensionistici, ancora una volta a danno dei pensionati.
Ogni anno a gennaio gli importi delle pensioni aumentano per effetto della rivalutazione Istat, cioè per il sistema di perequazione automatica dell'importo di pensione rispetto all'inflazione. La nuova Legge di Bilancio 2022 non prevede al momento alcuna modifica sul meccanismo di rivalutazione delle pensioni. Vediamo di quanto sarà l'aumento delle pensioni 2022 per effetto della rivalutazione Istat.
L'aumento delle pensioni, dopo anni di blocco della rivalutazione, è stato modulato su 6 aliquote del:
Al momento non è stato ancora reso noto dal Mef il tasso effettivo di rivalutazione delle pensioni 2022 che per il 2020 è stato invece dello 0,40%. Stando, però, a quanto si prospetta, non dovrebbe essere previsto alcun aumento significativo delle pensioni 2022, perché, stando a quanto riportano le ultime notizie, con la nuova Legge di Bilancio 2022 il governo avrebbe deciso di spostare la rivalutazione delle pensioni, decisione che provoca un blocco della rivalutazione degli assegni pensionistici, ancora una volta a danno dei pensionati.
Nella Manovra, attesa oggi in Parlamento, non è presente alcun riferimento alla perequazione automatica delle pensioni, per cui fino al 2022 sarà prorogato l’attuale blocco della rivalutazione, che riduce la perequazione con diverse percentuali, fino ad arrivare al 40% per i trattamenti superiori a 9 volte il minimo.
Il blocco della rivalutazione delle pensioni dovrebbe terminare alla fine del 2022 e dal 2022 dovrebbe scattare il nuovo meccanismo di rivalutazione delle pensioni basato solo tre aliquote, del 100% per trattamenti fino a 4 volte il minimo, del 90% per trattamenti tra 4 e 5 volte il minimo e del 75% per assegni pensionistici sopra questa 5 volte il trattamento minimo.
Il meccanismo di rivalutazione Istat delle pensioni prende in considerazione il Foi, l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rilevato provvisoriamente a dicembre e considerando i primi 9 mesi dell'anno per poi fare un conguaglio nei primi tre mesi del nuovo anno. ciò significa che da gennaio ad ottobre la rivalutazione degli importi di pensione è provvisorio per poi diventare definitivo ad inizio del nuovo anno con il conguaglio dei tre mesi finali del precedente anno.
Ancora una volta blocco della rivalutazione delle pensioni 2022 a danno dei pensionati: cosa prevede la Legge di Bilancio 2022