Aumentano finalmente e concretamente le pensioni e gli importi per chi prende tra i 700-2300 euro al mese cambiano per la rivalutazione automatica delle pensioni, che prevede aumenti degli importi di qualche decina di euro, a cui aggiungere quelli derivanti da nuova Irpef e nuove detrazioni. Se per chi percepisce pensioni fino a 1.100 euro poso cambia, perché rientrando nel primo scaglione di reddito Irpef non subisce alcuna modifica delle aliquote ma aumentano le detrazioni, gli importi aumentano per chi percepisce pensioni nette da 1.200 euro a 2.300 euro mese di diverse centinaia di euro all’anno.
Aumenta finalmente e concretamente le pensioni per effetto di nuova rivalutazione piena al via, nuove aliquote Irpef, nuove detrazioni per redditi da pensione. Vediamo allora cosa cambia e come aumenta l’importo netto per chi prende tra 700 e 2.300 euro al mese di pensione.
Per le pensioni in pagamento al via la rivalutazione piena delle pensioni 2022: il Mef ha stabilito un indice di rivalutazione delle pensioni per quest’anno pari all’1,7% ma per i pagamenti delle pensioni di gennaio e febbraio è stato usato il vecchio indice all’1,6%.
Dunque, si parte con la piena rivalutazione delle pensioni nelle seguenti misure:
Il trattamento minimo di riferimento dal primo gennaio 2022 è di 523,83 euro.
Si abbassano le tasse sulle pensioni, per effetto della revisione delle aliquote Irpef e delle nuove detrazioni, e aumentano gli importi dei trattamenti pensionistici. La nuova riforma fiscale ha, infatti, modificato le aliquote Irpef, passate da cinque a quattro e che sono in particolare del:
Cambiano e aumentano anche le nuove detrazioni sulle pensioni, per cui si amplia la no tax area fino alla soglia degli 8.500 euro dagli 8.125 euro fissati e cambiano le detrazioni che sono le seguenti:
Inoltre i pensionati che a gennaio e febbraio hanno ricevuto un importo minore rispetto a quanto dovuto con applicazione del nuovo indice rivalutativo, ricevono anche la differenza di arretrati sulla base del nuovo calcolo da effettuare.
I primi aumenti, per tutti, sulle pensioni sono determinati dalla rivalutazione dei trattamenti che interessa tutti e che per chi prende pensioni nette tra 700-2.300 euro al mese sono di:
Agli aumenti, seppur ridotti, per la rivalutazione si devono aggiungere quelli derivanti da Irpef e detrazioni. Se per chi percepisce pensioni fino a 1.100 euro poso cambia, perché rientrando nel primo scaglione di reddito Irpef non subisce alcuna modifica delle aliquote ma aumentano le detrazioni, gli importi aumentano per chi percepisce pensioni nette da 1.200 euro a 2.300 euro mese.
Gli aumenti sono nell’ordine di qualche centinaia di euro all’anno. Se consideriamo il caso di una pensione di 1.500 euro al mese con la rivalutazione di 25,50 euro e aliquota al 25% invece che al 27%, si ottiene un aumento annuo di 390 euro.
Prendendo, invece, il caso di una pensione di 2mila euro al mese, per 24mila euro annui, quest’anno paga l’Irpef al 25% invece che al 27%, con riduzione delle tasse e aumenti di quasi 500 euro all’anno, che salgono a circa 800 euro all’anno (per circa 70 euro al mese) per chi prende una pensione netta di 2.200 euro.