Quando saranno pagati aumento stipendi e arretrati forze dell'ordine dopo rinnovo contratto

Si avvicina il momento in cui finalmente in busta paga aumenti e arretrati previsti per le Forze dell’Ordine saranno pagati dopo rinnovo contratti 2022

Autore: Marianna Quatraro
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Quando saranno pagati aumento stipendi e

Quando arriveranno nel 2022 aumenti stipendi e arretrati alle forze dell'ordine dopo rinnovo contratto ufficiale?

Stando a quanto annunciato, aumenti di stipendi e arretrati per le Forze dell’Ordine potrebbero arrivare a maggio 2022. Tutto, però, dipende ancora dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del testo definitivo del contratto. Se, infatti, la pubblicazione del contratto in Gazzetta avviene, per esempio fra qualche giorno o entro la prossima settimana, allora le buste paga del mese di maggio potrebbero prevedere i nuovi importi. Se i tempi di pubblicazione in Gazzetta ufficiale dovessero allungarsi, allora il riconoscimento di aumenti di stipendi e arretrati slitterebbe a giugno 2022. 
 

Quando arriveranno nel 2022 aumenti stipendi e arretrati alle forze dell'ordine dopo rinnovo contratto ufficiale? A qualche mese dalla firma ufficiale del rinnovo contrattuale, il personale delle Forze dell’Ordine non ha ancora ricevuto aumenti di stipendio e arretati né sono state riconosciute le altre misure approvate dal rinnovo. Vediamo quali sono i nuovi tempi annunciati per arrivo di aumenti e arretrati in busta paga. 

  • Aumenti stipendi e arretrati per Forze dell’Ordine quando arrivano nel 2022
  • Rinnovo contratto ufficiale Forze dell’Ordine cosa prevede tra aumenti stipendi e nuovi diritti

Aumenti stipendi e arretrati per Forze dell’Ordine quando arrivano nel 2022

Dopo la firma del rinnovo del contratto ufficiale arrivata già a dicembre, il personale delle Forze dell’Ordine ancora attende il riconoscimento di aumenti di stipendio stabiliti e arretrati spettanti. Stando a quanto annunciato, aumenti di stipendi e arretrati per le Forze dell’Ordine potrebbero arrivare a maggio 2022. 

Tutto, però, dipende ancora dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del testo definitivo del contratto. Se, infatti, la pubblicazione del contratto in Gazzetta avviene, per esempio fra qualche giorno o entro la prossima settimana, allora le buste paga del mese di maggio potrebbero prevedere i nuovi importi. Se i tempi di pubblicazione in Gazzetta ufficiale dovessero allungarsi, allora il riconoscimento di aumenti di stipendi e arretrati slitterebbe a giugno 2022

Rinnovo contratto ufficiale Forze dell’Ordine cosa prevede tra aumenti stipendi e nuovi diritti

Il rinnovo del contratto per le Forze dell’Ordine aumenti di stipendio, riconoscimento di arretrati, nuove misure per il welfare e nuove indennità. Le novità previste dal rinnovo contrattuale del comparto Difesa e Sicurezza sono, in particolare, le seguenti:

  • aumenti medi lordi di 128 euro lordi incluse anche le competenze accessorie e 144 euro per la Polizia Penitenziaria;
  • corresponsione di 775 euro per il pagamento dell’affitto e di mille euro per il deposito per il personale trasferito d’autorità ad altra sede per la Polizia penitenziaria;
  • introduzione di norme a tutela della genitorialità e delle dipendenti vittime di violenza di genere, con inserimento delle stesse in specifici percorsi di protezione;
  • istituzione di diverse indennità specifiche per ogni corpo, per esempio per il controllo del territorio per la Polizia di Stato e i Carabinieri, per servizio presso i singoli istituti di pena della Polizia Penitenziaria, per la verifica ispettiva tributaria per il contrasto all’evasione fiscale nel caso della Guardia di Finanza, e indennità operative per le forze armate presenti sul territorio nazionale o nelle missioni all’estero.
  • nuovi diritti per i dipendenti con figli, che potranno usufruire della cessione di ferie da parte di colleghi in caso di assistenza a figli minori con necessità di assistenza costante, congedo solidale.

Gli arretrati riguardano il riconoscimento di un assegno una tantum dei seguenti importi:

  • bonus una tantum;
  • aumenti non percepiti per il 2019;
  • aumenti non percepiti per il 2020;
  • aumenti non percepiti per il 2021;
  • aumenti non percepiti nelle mensilità del 2022.