Il rapporto di lavoro delle badanti conviventi è regolato da specifico Ccnl che è stato, tra l’altro, oggetto di recente rinnovo, con aumenti salariali, introduzione di nuove indennità e ore di permesso aggiuntive, e prevede norme specifiche legate a stipendi in base ai diversi Livelli di inquadramento, ferie, permessi, malattie, regole per licenziamento.
Le badanti, ribattezzate assistenti familiari, si occupano di assistenza e cura di persone anziani che hanno bisogno di aiuto nello svolgimento delle azioni di vita quotidiana. Le badanti possono essere assunte ad ore e non conviventi, essere assunte solo per la notte (badanti notturne), o essere assunte come conviventi, vivendo così a casa del datore di lavoro. Vediamo in questo pezzo quali sono leggi 2023 e regole in vigore previste dal contratto nazionale per badanti conviventi.
Se il Ccnl badanti 2023 non prevede alcuna novità per il valore dell’indennità sostitutiva di vitto e alloggio, prevede invece aumenti degli stipendi per effetto del rinnovo del contratto e già comunicati da una circolare ufficiale Inps.
I compensi minimi lordi per badanti conviventi in base ai livelli di inquadramento sono:
Per le badanti inquadrate nei livelli D e DS è prevista anche un’indennità mensile pari a 171,18 euro.
Passando agli stipendi minimi per badanti conviventi fino a 30 ore settimanali sono:
Precisiamo che la badante convivente non ha obbligo di residenza presso l’abitazione del datore di lavoro che non è obbligato a dare la residenza alla badante convivente a meno che non si tratti di una lavoratrice straniera che non ha un’altra residenza in Italia.
Se la badante convivente ha già un’altra residenza in Italia può continuare a mantenerla senza alcun problema.
Il Ccnl badanti è stato oggetto di recente rinnovo che ha previsto non solo aumenti salariali ma anche altre novità, a partire dal riconoscimento di due nuove indennità per le badanti conviventi (e non). In particolare, stando alle regole 2023 attualmente in vigore, alle badanti conviventi viene riconosciuta una nuova indennità dell’importo di 100 euro se inquadrate nei livelli ‘C super’ o ‘D super’ addetti all’assistenza di più di una persona non autosufficiente.
La nuova indennità di 100 euro è assorbibile da eventuali superminimi individuali di miglior favore percepiti dal lavoratore. La seconda nuova indennità prevista è tutte le badanti, conviventi e non, in possesso della certificazione di qualità ed è di:
Anche l’indennità da 8 e 10 euro è assorbibile da eventuali trattamenti retributivi individuali migliorativi e per le badanti conviventi inquadrate nel livello DS l’indennità è assorbita dall’indennità di funzione.
Il rinnovo del contratto nazionale badanti 2023 prevede, inoltre, nuovi permessi retribuiti con un aumento del numero di ore di cui poter usufruire ma solo per la frequenza di corsi di formazione professionale specifica per assistenza familiare. Con il nuovo contratto badanti, alle 40 ore già disponibili se ne aggiungono ulteriori 24 da usare solo ed esclusivamente per la formazione professionale.
Il contratto nazionale badanti prevede per le badanti conviventi il diritto a percepire la tredicesima. Per le badanti conviventi la tredicesima mensilità è pari ad una mensilità della normale retribuzione lorda, compreso l’importo previsto per indennità sostitutiva di vitto e alloggio.
Per il versamento dei contributi previdenziali per le badanti conviventi, le leggi 2023 prevedono che il datore di lavoro versi alla badante i contributi all’Inps cui aggiungere anche il contributo Cassacolf, che è obbligatorio per tutti i rapporti di lavoro regolati dal contratto nazionale badanti
I contributi alle badanti si devono versare ogni tre mesi, per quattro versamenti complessivi, con scadenze prefissate al 10 gennaio, 10 aprile, 10 luglio e 10 ottobre. I pagamenti avvengono con bollettini MAV che si possono o scaricare direttamente dal sito Inps o che il datore di lavoro può ricevere a casa.
Le badanti conviventi, come da Ccnl previsto, hanno diritto a 16 ore all’anno di permessi retribuiti all’anno e a:
Per quanto riguarda le ferie, le badanti conviventi hanno diritto a 26 giorni di ferie annuali retribuite, che possono essere divise in massimo due periodi l’anno e, considerando che hanno vitto e alloggio, hanno diritto anche al compenso sostitutivo convenzionale durante le ferie.
Sono, inoltre, previsti dalle leggi 2023 del contratto nazionale per le badanti conviventi anche:
Il contratto nazionale badanti 2023 prevede regole specifiche anche per casi di malattia della badante convivente: stando a quanto previsto dalle regole attualmente in vigore, in caso di malattia, le badanti conviventi, contrariamente a tutti gli altri lavoratori assunti con contratti regolari, non hanno obbligo di presentare alcun certificato medico al proprio datore di lavoro.
Essendo la badante convivente, infatti, lo stesso datore di lavoro può vedere e verificare lo stato di malattia della lavoratrice e pur restando nella casa del lavoro la badante ha diritto a percepire l’indennità di malattia prevista da contratto.
L’unico caso in cui la badante convivente è tenuta a inviare il certificato medico di malattia al datore di lavoro è se la mattia sopraggiunge nel periodo delle ferie, per cui lontana da casa il datore di lavoro non può effettivamente confermare che la malattia sussista effettivamente.
Le badanti conviventi che sono assunte con regolare contratto, una volta cessato il rapporto di lavoro, hanno diritto a percepire l’indennità di disoccupazione Naspi, se il rapporto di lavoro cessa per licenziamento o risoluzione consensuale del contratto, o per dimissioni per giusta causa.
L’indennità di disoccupazione Naspi per badanti conviventi prevede un importo massimo di circa 1328 euro al mese e l’importo spettante dipende da requisito contributivo e lavorativo che la lavoratrice ha maturato fino al momento di cessazione del rapporto di lavoro.
In ogni caso, è bene sapere che per licenziare una badante bisogna rispettare adeguati termini di preavviso che sono diversi a seconda dell’anzianità di servizio che la badante ha maturato presso il datore di lavoro. In particolare:
Per l’assunzione di badanti conviventi, stando a quanto previsto dalle leggi 2023, sono previste novità per le famiglie che comprendono:
Aumenti salariali, nuove borse di studio, regole ferie, permessi, cessazioni, malattia: qual è la legge 2023 dettata dal CCNL Badanti conviventi?