Il rapporto di lavoro delle badanti conviventi è regolato da specifico Ccnl che è stato, tra l’altro, oggetto di recente rinnovo, con aumenti salariali, introduzione di nuove indennità e ore di permesso aggiuntive, e prevede norme specifiche legate a stipendi in base ai diversi livelli di inquadramento, ferie, permessi, malattie, regole per licenziamento.
La figura della badante convivente è regolamentata da normative specifiche e dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL). Questo articolo fornisce una panoramica sulle leggi attualmente in vigore.
Le normative 2024 per le badanti conviventi prevedono significative novità, tra cui l'adeguamento degli stipendi e l'introduzione di nuove indennità. Inoltre, il CCNL punta a migliorare le condizioni lavorative, con specifiche disposizioni riguardanti gli orari di lavoro e i periodi di riposo. Le nuove regole includono anche benefici sulla formazione professionale, permettendo di accedere a corsi specifici per migliorare le competenze.
Le mansioni delle badanti conviventi variano in base al livello di inquadramento definito dal CCNL e possono includere l'assistenza alle persone autosufficienti o non autosufficienti, la gestione della casa, la preparazione dei pasti e il supporto nella somministrazione di terapie mediche. Ogni livello richiede competenze e qualifiche specifiche che devono essere rispettate per garantire un'assistenza di qualità.
Ogni livello contrattuale riflette il grado di autonomia e le qualifiche richieste per svolgere determinate mansioni:
Il CCNL Lavoro Domestico 2024 introduce specifiche variazioni riguardanti gli stipendi e le indennità per le badanti conviventi. Gli adeguamenti salariali sono stati ideati per allineare le retribuzioni al costo della vita e per garantire equità nei compensi.
I nuovi minimi salariali in base ai livelli di inquadramento sono dettagliati nella tabella seguente:
| Livello | Importo |
| A | €729,25 |
| AS | €861,86 |
| B | €928,15 |
| BS | €994,44 |
| C | €1.060,76 |
| CS | €1.127,04 |
| D | €1.325,92 (*) |
| DS | €1.391,21 (*) |
(*) + indennità €194,98
I diritti delle badanti conviventi, come disciplinato dal CCNL, comprendono la regolamentazione dettagliata degli orari di lavoro e del riposo settimanale. Vediamo nel dettaglio cosa è previsto in termini di ferie, tredicesima, permessi e altre tutele.
L'orario di lavoro delle badanti conviventi prevede un massimo di 54 ore settimanali. Queste sono suddivise in 10 ore giornaliere dal lunedì al venerdì e 4 ore il sabato. Le badanti hanno diritto a un riposo giornaliero di almeno 11 ore consecutive. Se l'orario di lavoro è distribuito su due turni (ad esempio, dalle 6:00 alle 14:00 e dalle 14:00 alle 22:00), è previsto un riposo intermedio di almeno 2 ore non retribuito nel pomeriggio.
Il riposo settimanale è di 36 ore complessive: 24 ore intere la domenica e altre 12 ore in un altro giorno concordato, spesso il sabato pomeriggio. Durante questi periodi di riposo, la badante convivente può lasciare l'abitazione del datore di lavoro. Se la badante lavora durante le ore di riposo infrasettimanali, la retribuzione è maggiorata del 40%, oppure si può concordare il recupero del riposo in un altro giorno.
È importante garantire il riposo adeguato per tutelare la salute delle lavoratrici e per permettere loro di svolgere al meglio le mansioni assistenziali. Queste misure consentono di equilibrare le esigenze lavorative con il diritto al riposo e al tempo libero, fondamentali per il benessere psicofisico delle badanti.
Le badanti conviventi hanno diritto a un periodo annuo retribuito di 26 giorni di ferie che possono essere suddivise in due periodi durante l'anno, garantendo comunque al lavoratore di poter godere di almeno due settimane continuative. Durante le ferie, la badante convivente ha diritto alla retribuzione completa, comprensiva dell'indennità sostitutiva per vitto e alloggio.
Per quanto riguarda i permessi retribuiti, hanno diritto a 16 ore annue. Oltre a questi, ci sono permessi specifici per eventi particolari:
Inoltre, le badanti conviventi possono concordare ulteriori ore di permesso non retribuite con il datore di lavoro, a seconda delle esigenze personali e lavorative. È importante che questi permessi siano pianificati e comunicati in anticipo per garantire una buona organizzazione del lavoro e delle mansioni assistenziali.
Il CCNL prevede anche la tredicesima mensilità, che consiste in una retribuzione aggiuntiva pari a una mensilità della normale retribuzione lorda, inclusa l'indennità sostitutiva di vitto e alloggio. La tredicesima viene corrisposta a dicembre e rappresenta un'importante forma di riconoscimento economico per il lavoro svolto durante l'anno.