A grandi passi verso l'entrata in vigore del bonus 110% ristrutturazione. Dal primo luglio saranno infatti agevolabili gli interventi previsti dal decreto di lancio. E sarà possibile farlo fino al 31 dicembre del prossimo anno, ma non è da escludere una proroga ulteriore.
L'esecutivo punta sull'edilizia privata e il miglioramento degli edifici esistenti per dare una scossa all'economia italiana provata dopo il lungo stop forzato. Ma quando si parla di case e abitazioni significa che gli uffici sono esclusi dalla detrazione al 110%.
Lo vediamo in questo articolo, anticipando subito che il principio di fondo che anima i lavori è il miglioramento dell'efficienza energetica di almeno due classi o, se non è possibile perché già molto elevata, alla classe più alta. Conquistato questo traguardo, anche gli altri lavori inclusi nell'ecobonus e nel sismabonus possono fruire della maxi agevolazione fiscale.
Perché poi in termini pratici significa spendere 100 e detrarre 110 nell'arco di 5 anni. Senza dimenticare la possibilità di cedere il credito o di ottenere lo sconto in fattura. Ma vediamo
Anche per la ristrutturazione dell'ufficio è possibile fruire del bonus al 110%. Lo prevede il decreto Rilancio, secondo cui non rileva la tipologia delle unità immobiliari che compongono l’edificio condominiale e di conseguenza sono inclusi anche gli uffici oltre alle abitazioni e ai negozi.
Non occorre invece che queste unità siano adibite ad abitazione principale dei condomini. Parzialmente differente è invece il caso della fruizione della maxi agevolazione sulle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
Sono infatti esclusi gli interventi eseguiti da persone fisiche su edifici unifamiliari adibiti ad abitazioni secondarie ovvero su altri fabbricati, come gli uffici, i negozi o i fabbricati produttivi per aziende agricole posseduti dall’agricoltore.
In sintesi il bonus 110% ristrutturazione ufficio per partite Iva e imprese è valido a determinate condizioni e requisiti. Professionisti e imprese sono esclusi da qualunque detrazione tranne nei casi in cui siano condomini.
Si resta in attesa dei provvedimenti attuativi dell'Agenzia delle entrate, ma sulla base di quanto si legge nel decreto Rilancio pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e adesso in via di conversione in legge in parlamento, il perimetro dei destinatari del bonus al 110% è ormai definito.
Ne fanno parte le persone fisiche nell'ambito di arti e professioni o per la case unifamiliari che siano destinati a prima casa, le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, i condomini, gli Istituti autonomi delle case popolari e più in generale gli enti con le stesse finalità.
Da segnalare infine che il decreto ha aperto alla opportunità di cedere anche i crediti maturati negli anni precedenti per gli stessi bonus, tuttavia si resta pure in questo caso delle istruzioni operative dell'Agenzia delle entrate.