I numerosi e interessanti bonus agricoltura per contadini, operai agricoli, braccianti nel 2023

Sono tante e importanti le facilitazioni economiche a cui contadini, operai agricoli e braccianti possono accedere nel settore dell'agricoltura. Eccole.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
I numerosi e interessanti bonus agricolt

Quali sono i bonus agricoltura per contadini, operai agricoli, braccianti?

Tra i bonus agricoltura per contadini, operai agricoli, braccianti segnaliamo innanzitutto la decontribuzione fino a 40 anni di età, quindi le facilitazioni per favorire il ricambio generazionale femminile e l'indennità per i lavoratori dipendenti.

Anche in questo 2023, contadini, operai agricoli, braccianti possono accedere ai bonus agricoltura. Lo possono fare sia da lavoratori e sia da disoccupati.

Ricordiamo che per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si intendono le attività dirette alla cura e allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine. Approfondiamo quindi:

  • Quali sono i bonus agricoltura per contadini, operai agricoli, braccianti

  • Norme 2023 su agricoltura e coltivazione del fondo

Quali sono i bonus agricoltura per contadini, operai agricoli, braccianti

Tra i bonus agricoltura per contadini, operai agricoli, braccianti segnaliamo innanzitutto la decontribuzione per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali fino a 40 anni di età. L’interessato deve iscriversi nella previdenza agricola beneficiando dell’esonero contributivo del 100%, per un periodo massimo di 24 mesi di attività, alla quota di invalidità, vecchiaia e superstiti e al contributo addizionale.

Da segnalare quindi la misura per favorire il ricambio generazionale femminile nel settore dei terreni agricoli possono essere concessi mutui agevolati per investimenti, a un tasso pari a zero, della durata massima di 10 anni, comprensiva del periodo di preammortamento e di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile, nonché un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile.

Queste facilitazioni sono concesse nel rispetto della normativa sugli aiuti di Stato previsti per il settore agricolo e per quello della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Le agevolazioni sono riconosciute a favore delle imprese, in qualsiasi forma costituite che subentrino nella conduzione di un intera azienda agricola, che esercita solo l’attività agricola da almeno due anni dalla data di presentazione della domanda di agevolazione, e che presentino progetti per lo sviluppo e il consolidamento dell’azienda agricola nel settore agricolo e in quelli della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

La disoccupazione agricola è una indennità per i lavoratori dipendenti ed equiparati del settore agricolo. Spetta a operai agricoli a tempo determinato iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti; operai agricoli a tempo indeterminato che lavorano solo parte dell’anno; piccoli coloni ovvero lavoratori che sottoscrivono un contratto di natura associativa per fornire un massimo di 120 giornate lavorative, per la coltivazione di un fondo o l’allevamento di bestiame; compartecipanti familiari; piccoli coltivatori diretti che integrano con versamenti volontari fino a 51 giornate di iscrizione negli elenchi nominativi.

La somma della disoccupazione agricola è uguale al 40% della retribuzione di riferimento. Per operai agricoli a tempo indeterminato l’indennità è pari al 30% della retribuzione di riferimento.

L’importo minimo è pari a 998,18 euro mentre l’importo massimo a 1.199,72 euro. L’indennità di disoccupazione agricola spetta ai lavoratori che siano iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti; possano far valere almeno due anni di anzianità assicurativa contro la disoccupazione involontaria; abbiano almeno 102 contributi giornalieri nei due anni precedenti alla domanda.

Norme 2023 su agricoltura e coltivazione del fondo

A norma di legge, è considerato imprenditore agricolo chi esercita coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse.

Si intendono connesse le attività, esercitate dall'imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano a oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall'allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'attività agricola esercitata.

Sono tante e importanti le facilitazioni economiche a cui contadini, operai agricoli e braccianti possono accedere nel settore dell'agricoltura. Eccole.

Sono tante e importanti le facilitazioni economiche a cui contadini, operai agricoli e braccianti possono accedere nel settore dell'agricoltura. Eccole.