Per poter fruire della detrazione al 50% per la ristrutturazione di un box occorre fare riferimento a uno dei casi dalla legislazione. La novità è adesso rappresentata dalla possibilità di fruire della nuova detrazione casa al 110% che spetta anche ai possessori o detentori di sole pertinenze, come box o cantine, che hanno sostenuto le spese dei lavori.
In fin dei conti anche box e pertinenze fanno parte della proprietà della casa e di conseguenza rientrano a pieno titolo tra quelle su cui il contribuente può eseguire lavori di ristrutturazione fruendo delle detrazioni in vigore.
Si ricorda che in ogni caso le spese sostenute devono essere tracciate con il bonifico che deve indicare data, numero e importo di ogni fattura relativa ai lavori effettuati, codice fiscale del beneficiario della detrazione, causale del versamento, codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. In questo articolo vediamo la doppia possibilità adesso a disposizione ovvero.
Per poter fruire della detrazione al 50% per la ristrutturazione di un box occorre fare riferimento a uno di questi casi. Innanzitutto se c'è di mezzo una riparazione o una sostituzione di parti o elementi che presentano caratteristiche diverse da quelle presenti su box già esistenti.
In seconda battuta c'è il via libera per la nuova costruzione di garage anche in caso di proprietà comune. La tipica situazione è quella dei condomini. Infine, disco verde anche per l'acquisto di box pertinenziali di nuova costruzione. Fissati i lavori per cui è possibile accedere alle detrazioni occorre entrare nei dettagli e scoprire la cifra massima che può essere recuperata.
Come anticipato, la quota detraibile è pari al 50% delle spese complessive che non possono essere comunque superiori a 96.000 euro per ogni unità immobiliare.
In questa cifra il contribuente può fare rientrare i costi per l'acquisto dei materiali, l'esecuzione dei lavori, le prestazioni professionali richieste a terzi come perizie e sopralluoghi, la relazione di conformità degli stessi alle leggi vigenti, tasse e oneri burocratici come l'imposta sul valore aggiunto, l'imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni, le denunce di inizio lavori.
A quel punto via libera ai lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia.
E dunque all'abbattimento delle barriere architettoniche o di eventuali muri per una diversa disposizione interna, all'installazione di un impianto di sicurezza con porte blindate e videocamere o al rifacimento del tetto. C'è tempo fino al 31 dicembre 2022, a meno di possibili proroghe con la manovra di fine anno.
La novità è adesso rappresentata dalla possibilità di fruire della nuova detrazione casa al 110% che spetta anche ai possessori o detentori di sole pertinenze, come box o cantine, che hanno sostenuto le spese dei lavori.
Lo ha ricordato l'Agenzia delle entrate facendo presente che gli interventi devono essere realizzati su singole unità immobiliari residenziali e relative pertinenze all'interno di edifici in condominio, su edifici residenziali unifamiliari e relative pertinenze, su parti comuni di edifici residenziali in condominio, su unità immobiliari residenziali funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall'esterno site all'interno di edifici plurifamiliari e relative pertinenze.
Per accedere alla detrazione al 110% è indispensabile che venga preliminarmente realizzato uno dei cosiddetti lavori trainanti. Come stabilito dal governo con il decreto Rilancio, si tratta degli interventi di isolamento termico sugli involucri degli edifici.
Quindi della sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni. Dopodiché della sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti. Infine degli interventi antisismici.
In tutti i casi deve essere conseguito l miglioramento di almeno due classi energetiche dell'edificio ovvero la classe energetica più alta. Per fruire del nuovo maxi bonus, anche sotto forma di cessione del credito o di sconto in fattura, il contribuente ha tempo fino al 31 dicembre 2022.