La digitalizzazione aziendale rappresenta uno dei pilastri strategici per la competitività delle imprese italiane. Nel 2025, il quadro degli incentivi per il rinnovo di computer e notebook nelle aziende si è arricchito di nuove opportunità grazie a misure nazionali e regionali orientate all’innovazione e al potenziamento infrastrutturale. Gli strumenti messi a disposizione dal legislatore sono finalizzati ad agevolare la transizione digitale delle imprese, incentivando non solo l’acquisto di dispositivi hardware, ma anche l’upgrade della connettività ultraveloce e l’adozione di soluzioni avanzate per la produttività e la sicurezza informatica.
Il bonus computer aziende per il 2025 consiste in un contributo compreso tra 500 euro e 2.000 euro, destinato all’implementazione o all’incremento di servizi di connettività con velocità minima garantita di almeno 30 Mbit/s e fino a 1 Gbit/s, in funzione della tipologia di rete presente nella sede aziendale. La misura risponde alle esigenze specifiche delle imprese, che rispetto alle utenze domestiche richiedono servizi con larghezze di banda maggiori e una superiore affidabilità delle infrastrutture. Gli importi vengono differenziati sulla base della tipologia e della capillarità della rete, del numero dei dipendenti e delle sedi operative.
Per accedere al bonus è indispensabile che l’impresa:
La gestione operativa della misura è affidata a Infratel Italia, società in-house del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che coordina la distribuzione dei voucher sul portale ufficiale www.infratelitalia.it.
Alle imprese che intendono rinnovare il proprio parco tecnologico e provvedere all’adeguamento digitale sono destinati anche i voucher digitalizzazione PMI. Si tratta di contributi a fondo perduto fino a 10.000 euro, riconosciuti per investimenti in software, hardware, servizi digitali specialistici – tra cui sistemi di gestione, infrastrutture cloud, piattaforme di e-commerce, formazione ICT per il personale e acquisizione di sistemi di sicurezza informatica.
L’importo del voucher può arrivare fino al 50% delle spese ammissibili, nel rispetto dei limiti stabiliti dal decreto interministeriale 23 settembre 2014 e successive modifiche. Le modalità di presentazione delle domande prevedono generalmente procedure online dedicate, corredate dalla documentazione attestante la spesa sostenuta e dall’autocertificazione requisiti. Per informazioni aggiornate e moduli di accesso si rimanda al canale ufficiale Invitalia – Voucher Digitalizzazione PMI.
Il potenziamento della connettività banda ultralarga è centrale per aumentare l’efficienza operativa e supportare la trasformazione digitale delle imprese italiane. Secondo la Broadband Map di Agcom aggiornata al quarto trimestre 2024, la copertura fibra Ftth nel Paese ha raggiunto il 70,7% delle famiglie residenti e il 59% delle PMI. La diffusione delle reti NGA (Next Generation Access) e la progressiva estensione dell’Ftth consentono alle aziende di beneficiare di velocità elevate, minori latenze e affidabilità superiore, elementi essenziali per l’adozione di strumenti cloud, collaborazione da remoto, automazione di processi produttivi e servizi di analisi dei dati in tempo reale.
Il Piano Nazionale Banda Ultralarga (PNRR e iniziativa "Italia a 1 Giga") prevede uno stanziamento superiore a 3,8 miliardi di euro per espandere la copertura, soprattutto nelle aree grigie e bianche, rimuovendo gli ostacoli legati al digital divide e garantendo la disponibilità di servizi digitali avanzati anche nelle zone meno servite.
La normativa attuale non si limita all’acquisto di PC o notebook, ma comprende una vasta gamma di soluzioni digitali innovative che spaziano da applicazioni integrate per la produttività individuale (Digital Workplace), sistemi di digital commerce & engagement, infrastrutture cloud, cyber security avanzata fino ad ambienti di formazione ICT e automazione dei processi produttivi. Le spese ammissibili possono comprendere:
Le PMI localizzate in regioni come Lazio e Piemonte possono beneficiare di ulteriori bandi regionali che prevedono contributi maggiorati – fino al 70% delle spese – per progetti che integrano più tecnologie “Industria 4.0” o sono sviluppati in rete con altri soggetti (vedi www.lazioinnova.it, www.regione.piemonte.it).
Le domande vanno in prevalenza presentate su piattaforme digitali regionali o nazionali (GeCoWEB Plus, Invitalia), seguendo il cronoprogramma indicato nei bandi. È richiesta:
La selezione dei progetti avviene su base di graduatorie predisposte dal punteggio dichiarato dai beneficiari in domanda, che valuta qualità, grado di innovazione e coerenza con le linee guida regionali, oltre al rispetto dei principi DNSH (Do Not Significant Harm) in materia ambientale, in conformità con Regolamento (UE) 2021/1060.
Le principali normative di riferimento includono:
Per restare aggiornati sui bandi in apertura e sulle future evoluzioni normative, si consiglia la consultazione periodica delle piattaforme online ufficiali e dei canali informativi istituzionali.