Sono in tanti a scommettere che il bonus ristrutturazioni al 110% possa rappresentare una spinta alla ripresa dell'economia italiana. E sono almeno diversi i motivi che inducono all'ottimismo. C'è l'inclusione di un gran numero di lavori oggetto di agevolazione e ci sono le diverse modalità di recuperare la spesa.
Ecco quindi che da una parte sono oggetto di facilitazione gli interventi in ambito di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici per i costi sostenuti dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
Dall'altra, oltre alla fruibilità in 5 rate, c'è la possibilità di decidere per la cessione o lo sconto in fattura per la detrazione corrispondente. In pratica è possibile trasformare le detrazioni in crediti d'imposta, cedere l'importo della detrazione all'impresa, a banche e intermediari finanziari, oppure ottenere lo sconto direttamente in fattura per la medesima somma.
Purché impiegata per i lavori di riqualificazione energetica e antisismica per rilanciare l'attività edilizia. Ma poi ci sono alcuni chiarimenti necessari:
Le condizioni fondamentali per accedere al bonus al 100% per rifare il bagno, così come per tutti gli altri lavori, sono il miglioramento dell'efficienza energetica o l'innalzamento del livello di sicurezza antisismica.
Di conseguenza e in attesa dei chiarimenti dell'Agenzia delle entrate, è difficile credere che gli interventi sul bagno possano godere della maxi detrazione. Diverso è invece il caso degli altri bonus in vigore, come quello ristrutturazioni al 50%, applicabile nel caso della sostituzione di impianti e tubature del bagno.
Ma potrebbe ricordare anche il bonus mobili in riferimento alla sostituzione dei sanitari, ma solo in caso di ristrutturazione di una casa. Occorre insomma verificare caso per caso quale sia il bonus per la ristrutturazione del bagno eventualmente applicabile per i lavori da eseguire.
Con l'installazione di impianti fotovoltaici, i lavori per migliorare l'efficientamento energetico, la realizzazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, gli interventi per la riduzione del rischio sismico e più in generale con i lavori di riqualificazione energetica e antisismica, il governo punta al rilancio dell'attività edilizia privata per la ripresa dell'economia in Italia.
Il decreto stabilisce anche sanzioni pecuniarie da 2.000 a 15.000 euro per le dichiarazioni infedeli. Le nuove disposizioni si applica-no alle persone fisiche non nell'esercizio di imprese, arti o professioni, ai condomini e agli Istituti autonomi case popolari.
La detrazione con aliquota del 110%, viene ulteriormente specificato nel delimitare il perimetro di applicazione, non spetta se le spese si riferiscono a interventi su edifici unifamiliari non adibiti a abitazione principale ovvero per le seconde case.