Le leggi in vigore prevedono la possibilità di sanatoria automatica dell’abuso edilizio entro il tetto della tolleranza del 2% tra stato di fatto e progetto. Se cioè si realizza una veranda o tettoia per cui era obbligatorio avere il permesso di costruire e non è stato richiesto ma la differenza stato di fatto e progetto rientra nel limite del 2%, allora sussiste la tolleranza e la sanatoria per l’abuso edilizio scatta automaticamente.
Un abuso edilizio si verifica ogni qualvolta che viene realizzata una costruzione o una modifica ad una costruzione già esistente che ne modifica la volumetria senza richiedere i dovuti permessi e titoli edilizi. L’abuso edilizio è un reato ma c’è la possibilità di ricorrere ad una sanatoria per evitare la demolizione dell’opera. Vediamo come si calcola la tolleranza al 2% per una sanatoria automatica di un abuso edilizio.
Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, bisogna ricorrere alla sanatoria di un abuso edilizio per estinguere il reato di abusivismo e non arrivare all'ordine di demolizione dell'opera abusiva e bisogna in tali casi ottenere la doppia conformità delle costruzioni realizzate alla disciplina urbanistica vigente sia al momento della realizzazione del manufatto e sia al momento della presentazione della domanda di sanatoria.
Ribadiamo che ogni opera è considerata abusiva se viola la normativa urbanistica, cioè se nei casi in cui, per legge, è obbligatorio richiedere un'autorizzazione comunale per l'esecuzione dei lavori e non viene presentata o quando le costruzioni vengono realizzate in difformità dal permesso stesso.
Per chiedere la sanatoria bisogna innanzitutto incaricare un tecnico abilitato che ha il compito di calcolare la sanzione e presentare un'istanza al Comune, che entro sessanta giorni deve esprimere parere favorevole e accogliere la domanda o negarla.
Se non si riceve alcuna risposta dal responsabile dell’ufficio comunale di competenza entro i termini di legge, la stessa si intende non accolta (silenzio-rigetto) e la legge permette di presentare successivo ricorso ad un giudice amministrativo. Ci sono, però, casi in cui la sanatoria di un abuso edilizio non deve essere necessariamente richiesta ma scatta in automatico.
Le leggi in vigore prevedono, infatti, una sanatoria automatica dell’abuso edilizio entro il tetto della tolleranza del 2% tra stato di fatto e progetto. Se cioè si realizza una veranda o tettoia per cui era obbligatorio avere il permesso di costruire e non è stato richiesto ma la differenza stato di fatto e progetto rientra nel limite del 2%, allora sussiste la tolleranza e la sanatoria per l’abuso edilizio scatta automaticamente.
L’abusivismo tollerato vale solo ed esclusivamente per piccole difformità edilizie. In caso contrario bisogna sempre chiedere la sanatoria al Comune di competenza e pagare la relativa sanzione in base all'entità dell'abuso.
Per fare un esempio concreto di calcolo della tolleranza al 2% per avere la sanatoria automatica per un abuso edilizio, considerando che sono considerate tolleranze il mancato rispetto di altezza, dei distacchi, della cubatura, della superficie coperta e di ogni altro parametro delle singole unità immobiliari e che non costituisce violazione edilizia se contenuto entro il limite del 2% delle misure previste nel titolo edilizio, se si costruisce una veranda chiusa in casa, o singola o in condominio, e non si richiede il permesso di costruire, essendo la veranda chiusa, allora se la veranda rientra nel parametro del 2%, la sanatoria dell’abuso edilizio avviene automaticamente.