Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, è possibile aumentare la propria pensione di 100 euro o lavorando uno o due anni in più, per accumulare maggiori contributi su cui calcolare il trattamento pensionistico finale, sia non facendo nulla ma semplicemente cancellando la quota sindacale sull’importo di pensione mensile.
Come aumentare la propria pensione di 100 e più euro sia lavorando che non facendo nulla? Le pensioni che tanti italiani percepiscono sono decisamente basse e spesso, pur maturando il diritto alla pensione, continuano a pensare a come fare per avere una pensione più alta. Si tratta di una necessità che serve a rendere le proprie pensioni più alte, anche se si poco.
Una soluzione per aumentare la pensione di 100 euro è quella di continuare a lavorare, almeno uno o due anni. Secondo alcune simulazioni, infatti, continuare a lavorare un anno o due permette di avere circa 100 euro in più al mese sull'importo di pensione finale.
Considerando che quando si lavora, sul reddito che si percepisce di deve applicare la percentuale del 33% per il versamento dei contributi, prendendo, per esempio, il caso di una persona che all’età di 67 anni ha maturato un montante contributivo di 200 mila euro, andando in pensione subito avrebbe una pensione annua di 11.150 euro, circa 850 euro al mese.
Se, però, continua a lavorare per un anno ancora, aumentando il montante contributivo di 200 mila euro, avrà una pensione di 11.544 euro, quindi circa 890 euro al mese, lavorando per due anni arriverebbe a 900 euro al mese di pensione.
Un altro sistema per aumentare la pensione finale di 100 euro ma all’anno non al mese è quello di cancellare la trattenuta della quota sindacale sul trattamento mensile, senza lavorare ma semplicemente togliendo il pagamento della quota sindacale.
Anche sulle pensioni possono, infatti, essere applicate quote sindacali, fissate in specifiche percentuali dell’importo lordo delle singole rate di pensione. In particolare, le percentuali di trattenute sindacali sulle pensioni sono le seguenti:
Considerando che l’importo delle trattenute sindacali sulle pensioni è, in generale, di circa 10-12 euro al mese, cancellandola, significa aumentare la propria pensione di 100 euro all’anno.
Per esempio, prendendo il caso di una pensione mensile di circa 1.300 euro, considerando la misura dell'1% da applicare come quota sindacale, la cifra mensile da corrispondere è di 13 euro circa, trattenuta che deve essere effettuata ogni mese in busta paga compresa 13esima e 14esima. In questo caso l’aumento stimato di una pensione è di circa 160 euro all’anno.
La trattenuta sindacale sulla pensione si può cancellare in qualsiasi momento il pensionato desideri e o semplicemente seguendo la procedura telematica dedicata sul sito Inps, o inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno, o, ancora, tramite consegna a mano alla sede Inps di competenza territoriale.