Il calcolo dell’assegno di mantenimento per i figli 2024 viene effettuato dal giudice sulla base di elementi specifici che sono: esigenze dei figli, capacità economiche dei genitori, tenore di vita di cui il figlio godeva quando i genitori erano ancora sposati e tempi di permanenza presso ciascun genitore.
Come si calcola l'assegno di mantenimento ai figli nel 2024? Non esiste un importo preciso per l’assegno di mantenimento da versare ai propri figli, perchè si tratta di una prestazione che si calcola sulla base di diversi elementi, variabili. Vediamo allora come si fa nel dettaglio.
Il calcolo dell'assegno di mantenimento ai figli si basa principalmente sul reddito e le disponibilità economiche dei due genitori e sul tempo di permanenza dei figli con ogni genitore.
Se, infatti, i genitori trascorrono lo stesso tempo con i figli, sostengono determinate spese in egual misura, per esempio per i pasti o per i maggiori costi di utenze, ecc.
Se, invece, un genitore tiene prevalentemente i figli, è soggetto al pagamento di spese maggiori e si tratta di una situazione certamente da riequilibrare.
Proprio per questo esistono criteri specifici di calcolo del mantenimento per i figli ma non esistono vere e proprie tabelle che riportano importi determinati da riconoscere nel 2024.
L’importo è, invece, molto variabile ma, in linea di massima, un assegno di mantenimento per un figlio difficilmente è inferiore a 200 o 250 euro.
Si tratta, infatti, di una cifra minima che deve essere pagata dal genitore che sia disoccupato o senza redditi.
In media, comunque, nel 2024 l’assegno di mantenimento per un figlio si aggira sui 400-500 euro se i genitori hanno dei redditi medi, compresi tra i 1500 e i 2000 euro al mese netti.
In presenza di più figli, poi, l’assegno di mantenimento aumenta ma non in modo proporzionale: se, per esempio, per un figlio si devono dare 400 euro, per due figli è più probabile che se ne diano 700.
Per quanto riguarda il calcolo dell'assegno di mantenimento ai figli da parte di genitori non sposati, l'importo viene determinato dal giudice sulla base di elementi specifici che sono:
Precisiamo che, compiuto il 18esimo anno di età, il figlio ormai maggiorenne può ricevere direttamente l’assegno, previa richiesta da lui stesso presentata, altrimenti continuerà ad essere corrisposto al genitore affidatario.
Insieme all’assegno mensile di mantenimento per il figlio, il genitore non convivente deve versare anche il 50% delle spese straordinarie che possono sopraggiungere, per esempio per visite mediche particolari, o gite scolastiche, master, tasse scolastiche, apparecchi per i denti o acquisto di occhiali da vista.