L’imposta di bollo sul deposito titoli è uno degli oneri fiscali principali per chi detiene strumenti finanziari tramite banche o intermediari autorizzati in Italia. Questa imposta si applica a diversi prodotti finanziari, tra cui azioni, obbligazioni, ETF, fondi comuni, certificati di deposito e prodotti assicurativi di investimento. Comprendere nel dettaglio i criteri di applicazione, le modalità di calcolo e gli esempi pratici è importante per ottimizzare la gestione fiscale.
Imposta di bollo su deposito titoli nel 2025, normativa, ambito e strumenti soggetti
L’imposta di bollo per deposito titoli è regolata dal Decreto Legge n. 201 del 2011 e successivi aggiornamenti ed è oggi disciplinata dall’Agenzia delle Entrate, con applicazione proporzionale rispetto al valore degli strumenti finanziari detenuti. L’aliquota stabilita per il 2025 resta pari allo 0,20% del valore complessivo dei prodotti finanziari custoditi presso ciascun intermediario. Per i depositi di valore inferiore a 50.000 euro, l’importo minimo applicato è di 34,20 euro all’anno.
La base imponibile su cui si calcola l’imposta include:
- Azioni, obbligazioni, titoli di Stato e assimilati
- Fondi comuni di investimento, ETF, SICAV, certificati di deposito, buoni postali fruttiferi
- Polizze assicurative di ramo III (unit linked, index linked), gestioni patrimoniali
- Altri strumenti finanziari dematerializzati o cartacei
Sono invece escluse le comunicazioni relative a fondi pensione e fondi sanitari integrativi. È necessario considerare tutti i prodotti detenuti presso lo stesso intermediario: la soglia di 50.000 euro si applica sulla somma totale dei prodotti per intestatario presso ciascuna banca o SIM.
Come funziona il calcolo dell’imposta: base, aliquote ed esempi con tabella riassuntiva
Il calcolo dell'imposta di bollo su deposito titoli presenta regole precise:
- Per un valore inferiore a 50.000 euro si paga un importo fisso di 34,20 euro annui.
- Per valori uguali o superiori a 50.000 euro, si applica l’aliquota dello 0,20% sul valore di mercato annuo, con un massimo di 1.200 euro.
- Nel caso di rendicontazione periodica (trimestrale o semestrale), l’imposta viene ripartita proporzionalmente al periodo di rendicontazione.
Qualora alcuni strumenti non abbiano un valore di emissione o di rimborso noto, si considera il valore di acquisto. In caso di più dossier titoli presso lo stesso intermediario, l’imposta viene calcolata sul totale dei depositi per intestatario.
| Valore complessivo deposito titoli |
Imposta di bollo annuale |
| < 50.000 € |
34,20 € |
| ≥ 50.000 € |
0,20% (max 1.200 €) |
Esempi pratici di calcolo per il 2025
- Deposito titoli pari a 40.000 euro: l’imposta a carico sarà 34,20 euro, in linea con il minimo previsto e identica a quella per conti correnti.
- Deposito titoli pari a 100.000 euro: l’imposta sarà 200 euro (100.000 x 0,20%), superiore all’importo fisso minimo.
- Deposito titoli di 700.000 euro: si applicherà 1.200 euro, ossia il tetto massimo previsto dalla normativa vigente.
I soggetti diversi da persone fisiche (come società o professionisti) sono soggetti a regole diverse e aliquote maggiorate.
Tassazione strumenti finanziari e rapporti con regime fiscale
La normativa distingue la tassazione tra redditi di capitale (dividendi, interessi, cedole) e redditi diversi (plusvalenze o minusvalenze da negoziazione). Le aliquote attualmente in vigore sono:
- 26% per la maggior parte dei guadagni finanziari (azioni, obbligazioni, fondi, ETF)
- 12,5% per titoli di Stato, obbligazioni emesse da enti pubblici, debito di organismi internazionali
La tassazione avviene secondo il regime fiscale scelto dall’investitore:
- Risparmio amministrato: l’intermediario agisce come sostituto d’imposta e gestisce direttamente il prelievo e il versamento delle imposte, incluso il calcolo e il pagamento dell’imposta di bollo.
- Risparmio gestito: i guadagni complessivi delle gestioni patrimoniali vengono tassati annualmente e l’imposta è trattenuta dall’intermediario.
- Regime dichiarativo: l’investitore dichiara autonome plusvalenze e minusvalenze nella dichiarazione dei redditi e versa le imposte in autonomia, compresa l’imposta di bollo sui valori dichiarati nei rendiconti.
Va sottolineato che non è ammessa la compensazione tra minusvalenze e redditi di capitale: questo evidenzia l’importanza della pianificazione fiscale nella gestione degli investimenti.
Esempi di calcolo approfonditi: simulazioni e casi particolari
Vediamo alcune simulazioni pratiche relative a tipici scenari di investimento:
- Valore di mercato non disponibile: per strumenti illiquidi o privi di un prezzo di mercato, si applica il valore di rimborso o di acquisto documentato dal cliente/intermediario.
- Multi-dossier presso stesso intermediario: il valore complessivo si somma per l’intestatario su ciascun intermediario (anche in presenza di più rapporti).
- Periodo inferiore all’anno: in caso di apertura/chiusura in corso d’anno, l’imposta viene ragguagliata sul periodo effettivo di detenzione e secondo il numero di giorni di titolarità.
| Esempio |
Imposta dovuta |
| Azione italiana in portafoglio per tutto il 2025 (valore al 31 dicembre: 15.000 euro) |
34,20 € (minimo annuo) |
| Dossier titoli con ETF e fondi (valore 120.000 euro al 31 dicembre 2025) |
240,00 € (120.000x0,20%) |
Per maggiori dettagli sulla normativa e casistiche particolari è possibile consultare le circolari dell’Agenzia delle Entrate disponibili sul sito agenziaentrate.gov.it.
FAQ su imposta di bollo e deposito titoli
- Quando viene addebitata l’imposta di bollo?
L’imposta di bollo viene addebitata annualmente o in base al periodo di rendicontazione previsto, dal proprio intermediario finanziario in regime amministrato.
- Quali strumenti sono esclusi dall’imposta?
Fondi pensione, gestioni sanitarie integrative, alcune polizze assicurative di vecchia emissione (ante 2000), e la liquidità dei conti correnti sono esclusi dal calcolo per il deposito titoli.
- È possibile compensare minusvalenze con l’imposta di bollo?
No. Minusvalenze e plusvalenze sono compensate solo tra i redditi diversi; l’imposta di bollo è una tassa patrimoniale non compensabile.
- Cosa succede in caso di trasferimento titoli tra intermediari?
In caso di trasferimento dei titoli presso altro intermediario in corso d’anno, l’imposta di bollo è calcolata proporzionalmente in base ai giorni di titolarità presso ciascuna banca.