L’importo dell’assegno di isopensione per l’uscita anticipata dei lavoratori da parte delle aziende, per legge, dovrebbe essere pari al trattamento pensionistico che spetterebbe al lavoratore al momento di pensionamento, in base alle regole vigenti ed esclusi i contributi figurativi che il datore di lavoro versa per tutto il periodo di validità dell’isopensione e fino a raggiungimento dei requisiti pensionistici finali, ma risulta generalmente più basso.
Come si calcola l’importo dell’assegno di isopensione per uscita anticipata da aziende? Sono diverse le forme pensionistiche e i sistemi attualmente in vigore che permettono alle aziende di mandare in pensione prima i propri dipendenti, quelli a cui mancano pochi anni al raggiungimento dei requisiti pensionistici e che possono sceglierli di ‘accompagnarli’ alla pensione finale con scivoli e dare impulso, al tempo stesso, al ricambio generazionale a lavoro, spinta ad una maggiore produttività e competitività.
Tra i sistemi che permettono alle aziende di accompagnare i lavoratori verso la pensione c’è l’isopensione, meccanismo che permette di andare in pensione prima fino a 7 anni, rispetto ai requisiti richiesti per la pensione, a lavoratori e lavoratrici in esubero impiegati in aziende con più di 15 dipendenti per sostenere il ricambio generazionale a lavoro.
Per permettere l’uscita anticipata ai propri dipendenti con l’isopensione, le aziende devono raggiungere e concludere un accordo con le organizzazioni sindacali più rappresentative. Vediamo però come si calcola l’importo dell’assegno di isopensione per andare in pensione prima
Quando si raggiunge l’accordo sindacale per permettere ai dipendenti della propria azienda di uscire prima con l'isopensione, l’azienda, come previsto dalle leggi in vigore, l'azienda che, infatti, oltre all'assegno di accompagnamento alla pensione, deve versare anche i contributi all’Inps per una regolare posizione contributiva del lavoratore ai fini pensionistici, il che significa che l’uscita anticipata con l’isopensione non implica alcuna penalizzazione per il lavoratore.
Per il calcolo dell’importo dell’assegno di isopensione per l’uscita anticipata dei lavoratori da parte delle aziende, è bene sapere che, per legge, l’importo dell’isopensione dovrebbe essere pari al trattamento pensionistico che spetterebbe al lavoratore al momento di pensionamento, in base alle regole vigenti ed esclusi i contributi figurativi che il datore di lavoro versa per tutto il periodo di validità dell’isopensione e fino a raggiungimento dei requisiti pensionistici finali, ma risulta generalmente più basso.
Quando, infatti, il lavoratore matura i requisiti per la pensione normale, l’assegno di isopensione si trasforma in normale assegno pensionistico ricalcolato sulla base dell'anzianità contributiva piena e considerando il coefficiente di trasformazione legato all'età di 61 anni.
Tuttavia, in virtù del coefficiente di trasformazione da considerare, e non solo, l’importo dell’assegno di isopensione risulta sempre leggermente più basso di quanto spetterebbe di pensione finale. In particolare, ciò che rende l’assegno di isopensione più basso rispetto al normale trattamento pensionistico che il lavoratore dovrebbe percepire sono i seguenti elementi:
Ricordiamo, infine, che l’assegno di isopensione non è reversibile ai superstiti, viene erogato per 13 mensilità e viene considerato reddito da lavoro dipendente, per cui implica detrazioni legate al reddito previste per il lavoro dipendente.
Per fare un esempio di calcolo dell’importo dell’assegno di isopensione per l’uscita anticipata, prendiamo il caso di un lavoratore che va in pensione prima con l'isopensione nel 2022 a 58 anni di età e con 38 anni e 10 mesi di contributi. Considerando che si va in pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e dieci mesi per le donne), l'anticipo dell’uscita è di quattro anni.
Dunque, il calcolo dell'assegno di isopensione deve essere fatto considerando i 38 anni e 10 mesi di contributi con le normali regole di calcolo della pensione per la quota contributiva dell'assegno e il coefficiente di trasformazione previsto per l'età di 58 anni.