Canone RAI in bolletta: come funziona?

Da due anni a questa parte una delle novità più eclatanti ha riguardato il Canone RAI. Un'imposta non molto amata dagli italiani che dal luglio 2016 si paga direttamente sulla bolletta energetica

Autore: Luigi Mannini
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Canone RAI in bolletta: come funziona?

Cos’è il Canone RAI in bolletta?

Il canone RAI è l’imposta sulla detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive nel territorio italiano. Dal luglio 2016 l’ammontare della cifra viene caricato direttamente sulla bolletta elettrica.

Il Canone RAI è un’imposta che si piazza nei primi posti della speciale classifica di quelle meno amate dagli italiani. E forse per questo si tratta anche di una delle tasse evase con maggiore frequenza, e a dir la verità, senza grosse difficoltà, da una parte consistente dei contribuenti italiani. Spesso ritenuta ingiusta, a prescindere. Negli ultimi anni anche a causa di una programmazione ritenuta non all’altezza del ruolo che il servizio pubblico deve saper rivestire.

Fatto sta che, dal 2016 il Canone Rai viene accreditato direttamente sulla bolletta elettrica, impedendo, di fatto, che tale trend potesse continuare anche in futuro. Nel 2017 l’ammontare è sceso da cento a novanta euro all'anno, dieci euro in meno rispetto all’anno precedente. Non cambiano, invece, le modalità di addebito: nelle bollette della luce da gennaio a ottobre compariranno dieci rate relative al canone di nove euro ciascuna. Per chi doveva pagarlo con il modello F24 i termini sono scaduti il trentuno gennaio 2017, come quelli per presentare l’autocertificazione per non pagarlo nel 2017. Come funziona?

Esonero per i cittadini che hanno compiuto 75 anni

Il Canone RAI dunque, deve essere pagato da tutti i contribuenti a cui è intestata la bolletta energetica. L’esonero scatta per i cittadini che hanno compiuto 75 anni e che non superano i 6.713 euro di reddito annuale. Basta inviare dichiarazione sostitutiva di richiesta di esenzione o utilizzando il modello scaricabile dal sito dell'Agenzia delle entrate e presentando tale richiesta entro il trenta aprile 2017.

In questo modo si veniva esentati dal pagamento dell’intero anno. La scadenza invece per il secondo semestre di canone è fissata al 31 luglio 2017. Chi ha già presentato la dichiarazione negli anni precedenti, non deve fare nulla salvo che non sia più in possesso dei requisiti per beneficiare dell’esonero dal pagamento. Questi sono i requisiti necessari:

  • aver compiuto 75 anni entro il termine per il pagamento del canone Rai;
  • non convivere con altri soggetti, diversi dal coniuge, titolari di un reddito proprio;
  • la somma del reddito proprio e del coniuge non deve essere
  • superiore complessivamente a 6.713 euro. Vanno conteggiati i redditi riferiti all’anno precedente a quello per il quale si intende fruire dell’esenzione.

Come Inviare l'autocertificazione per essere esentati

Il termine ultimo per segnalare il mancato possesso di un televisore, tramite invio di un’autocertificazione alla Agenzia delle Entrate, era fissato al trentuno gennaio 2017. La presentazione dal primo febbraio al trenta giugno 2017 esonera, invece, dal pagamento del canone dovuto per il secondo semestre 2017. L’autocertificazione può essere presentata online in due modalità:

  • tramite Fisconline disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate;
  • tramite un intermediario abilitato come i Caf, commercialisti abilitati, consulenti del lavoro.

Oppure per posta, in plico raccomandato senza busta, all’indirizzo Agenzia delle entrate - Ufficio di Torino 1 - Sportello abbonamenti TV - Casella Postale 22 - 10121 Torino insieme alla copia di un documento di identità valido.

Quando bisogna utilizzare il modello F24?

Il 31 gennaio 2017 è scaduto il termine entro cui pagare il canone Rai tramite F24. Quando bisogna utilizzare il modello F24 per il pagamento del Canone RAI? Quando nessun componente della famiglia anagrafica tenuta al versamento del canone è titolare di un contratto elettrico di tipo domestico residenziale. Nel modello F24 il contribuente doveva indicare i codici tributo “TVRI” per il rinnovo dell’abbonamento Rai già in essere e “TVNA” per i nuovi abbonamenti.