Caparra casa in affitto quando si può ottenere rimborso totale o parziale. I vari casi 2022

Regolare posizione dell’inquilino nei confronti di pagamenti e proprietario di casa: quali sono i casi in cui si deve rimborsare la caparra versata per casa in affitto

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Caparra casa in affitto quando si può ot

La caparra per una casa in affitto si può rimborsare?

Sì, stando a quanto previsto dalle regole in vigore, esistono casi specifici in cui la caparra versata per una casa in affitto deve essere restituita. Le norme prevedono, infatti, che la caparra versata a inizio contratto di locazione venga rimborsata se al termine del contratto l’inquilino ha sempre onorato gli impegni presi da contratto. In caso contrario, l’inquilino non ha diritto al rimborso né parziale e né totale. 
 

Quando si decide di prendere una casa in affitto, è bene sempre sapere che al momento della stipula del contratto deve essere versata una caparra, somma di denaro, generalmente pari a due o tre mensilità dell’importo del canone di locazione fissato, che rappresenta per il proprietario di casa una sorta di garanzia sulla casa nel caso in cui l’inquilino non sia regolare nei pagamenti del relativo canone o di altri problemi di tenuta della casa stessa.
Vediamo allora quali sono i casi 2022 in cui si ha diritto al rimborso per la caparra versata per una casa in affitto.

  • Quando si può ottenere rimborso totale o parziale per caparra casa in affitto
  • Quando si versa la caparra per casa in affitto

Quando si può ottenere rimborso totale o parziale per caparra casa in affitto

Sono diversi i casi 2022 in cui l’inquilino di una casa in affitto ha diritto ad avere il rimborso della caparra versata a inizio contratto di locazione.

I casi in cui si ha diritto ad avere il rimborso della caparra versata per una casa in affitto sono i seguenti:

  • se l’inquilino ha regolarmente pagato i canoni mensili;
  • se l’inquilino ha regolarmente pagato le spese condominiali;
  • se l’inquilino ha mantenuto la casa senza arrecarvi alcun danno e consegna la casa al proprietario nello stesso stato in cui era al momento del suo ingresso.

Se dovessero esserci problemi, per esempio, il proprietario di casa trova una porta rotta o qualche arredo danneggiati, può rimborsare la caparra in maniera parziale trattenendo la cifra necessaria per le riparazioni necessarie per rimettere la casa nella stessa condizione in cui era stata lasciata all’inquilino. 

Dunque, la caparra per una casa in affitto può essere restituita all’inquilino in maniera totale o parziale a seconda dello stato in cui lo stesso inquilino lascia la casa al proprietario. E ci sono anche casi in cui la caparra può non essere proprio rimborsata.

Quando si versa la caparra per casa in affitto

La caparra per una casa in affitto si versa contestualmente alla stipula del contratto di locazione. Nel momento, infatti, in cui proprietario di casa e inquilino firmano il contratto per l’affitto di una casa, stabiliscono l’importo del canone di locazione mensile da versare e l’importo della caparra da versare. 

Solitamente l’importo richiesto per la caparra di una casa in affitto è pari a tre mensilità di affitto, per cui, per esempio, se il canone di locazione è fissato nella somma di 600 euro, la caparra è pari a 1800 euro. Ci sono, però, proprietari di casa che chiedono anche solo due mensilità invece di tre.

L’inquilino si può versare la caparra per la casa in affitto al proprietario nelle seguenti modalità:

  • tramite contanti;
  • tramite assegno;
  • tramite una garanzia fidejussoria, assicurativa o bancaria.