Le carte di credito con cashback hanno conquistato l’interesse dei consumatori italiani, offrendo la possibilità concreta di ottenere un rimborso su una parte delle somme spese ogni mese. Sfruttare efficacemente queste soluzioni permette di massimizzare il risparmio, godendo in molti casi di vantaggi ulteriori come bonus fedeltà, assicurazioni e gestione digitale avanzata. Nel panorama 2025 il mercato propone numerose alternative tra carte di credito, debito e prepagate con specifici programmi cashback, con offerte che si differenziano per percentuale restituita, condizioni, limiti di spesa e tipologia di negozi convenzionati.
Le carte di credito con cashback rappresentano un’evoluzione dei sistemi di pagamento digitali orientata al risparmio. Il loro principio è semplice: per ogni spesa effettuata con carta in esercizi convenzionati o in circuiti riconosciuti, viene restituita una percentuale dell’importo transato, in forma di accredito diretto, punti, o bonus. È importante distinguere il cashback da uno sconto diretto: si tratta infatti di una somma che viene versata dopo aver ultimato il pagamento, secondo le modalità previste dal regolamento dell’emittente.
Nel 2025, la maggior parte degli istituti offre cashback con meccanismo automatico, spesso visibile in tempo reale sull’app di gestione del conto. Alcune carte accreditano le somme direttamente sul saldo mensile, altre permettono di convertire il cashback in gift card, voucher digitali o premi specifici (come avviene per i programmi fedeltà di American Express Blu o Revolut).
Non mancano sistemi a più livelli: alcune carte offrono percentuali elevate di cashback esclusivamente su determinati esercenti, categorie di prodotti o canali online, riservando invece una % ridotta per gli altri acquisti. La presenza di una soglia minima di riscatto è frequente – si potrà ricevere il rimborso solo dopo aver accumulato almeno 10 euro, ad esempio. Il cashback permane non tassabile in Italia in quanto considerato una forma di sconto/rimborso su una spesa già sostenuta.
La selezione delle migliori carte di credito con cashback per il 2025 si fonda su quattro parametri oggettivi: percentuale restituita, ampiezza del network convenzionato, costi/commissioni ed eventuali servizi accessori. Riportiamo una sintesi comparativa delle principali soluzioni:
Carta | Percentuale cashback | Canone annuo | Note principali |
Hype Next/Premium | Fino al 10% (su selezionati brand online) | 0 €/34,8 € | Gift Card, gestione totale su App, vari livelli di piano |
Revolut Metal/Standard | 0,1–1,2% (più punti convertible in premi) | 0–15,99 €/mese | Cashback anche all'estero, prelievi e cambi senza commissioni, investimenti |
Trade Republic | 1% (Saveback, investito in PAC) | 0 € | Cashback restituito come investimento automatico, interessi su saldo 3,75% |
BBVA | 3,5% (primi 6 mesi), 4% su saldo | 0 € | Limite max 280 €/mese di spesa, carta e conto senza commissioni |
American Express Blu | 1% su tutte le spese | 0 € anno 1, poi 35 €/anno | Cashback automatico annuale, plafond fino a 10.000€ |
Mediolanum Debit Card | 5% su 500 €/mese (promo under 30) | 10 €/anno dal 2° anno | Promozione attiva entro 31/7/2025, saldo remunerato |
Fineco Credit Card | Variabile (Mastercard Travel Rewards) | 19,95–29,95 €/anno | Cashback su acquisti all’estero in esercenti convenzionati |
Blackcatcard | 0,5–5% su specifici acquisti, 4% interessi | 0 € | Ruota della fortuna con premi, conto under 18, promozioni mensili |
Tra le opzioni più versatili emerge Hype con formula multibrand, mentre Revolut e Trade Republic introducono la possibilità di consolidare il rimborso in investimenti o punti premio. American Express offre la soluzione più semplice per chi desidera un cashback costante su qualsiasi transazione.
Il mercato offre numerose carte prepagate con meccanismo di cashback, tra cui BBVA, Hype e Revolut, ideali per tenere sotto controllo la spesa familiare o per esigenze dei giovani. Crescono anche le carte crypto (es. Crypto.com, Nexo), che restituiscono una percentuale di spesa in token digitali, con condizioni però soggette alle fluttuazioni del mercato criptovalutario.
Le tipologie di rimborso delle carte di credito con cashback si distinguono tra rimborso a saldo (restituzione in un’unica soluzione a fine mese, senza interessi), rateale (cosiddette carte revolving, con addebito mensile maggiorato da interessi elevati), e modalità flessibile (UniCredit Flexia) che permette di scegliere di volta in volta tra le due opzioni. È fortemente consigliato privilegiare il rimborso a saldo, evitando interessi passivi che potrebbero vanificare il vantaggio del cashback.
A tal proposito, chi utilizza carte revolving deve monitorare con attenzione il TAEG applicato: può superare il 18% annuo, portando a un aggravio di spesa davvero alto.
Supponiamo l'utilizzo di una carta con cashback dell’1,2% su tutte le spese e un’operatività mensile di 1400 €. Il rimborso annuale, escludendo altre promozioni e bonus partner, sarebbe:
Le cifre possono salire sensibilmente legando la maggior parte delle spese alle categorie coperte da extra cashback o approfittando di offerte periodiche (fino al 10% su ecommerce selezionati, viaggi, tecnologia o spesa alimentare).
Non esiste una soluzione unica: la scelta della carta cashback deve essere guidata da parametri oggettivi. È consigliabile valutare:
Un esempio pratico: chi effettua molti acquisti online potrà trovare più conveniente una carta come Hype o Revolut, che abbinano cashback elevato e costi ridotti. Per chi viaggia spesso all’estero o desidera usare la carta anche come strumento di investimento, le opzioni Revolut Metal e Trade Republic sono particolarmente indicate.