Esistono casi che hanno portato la Corte di Cassazione a definire motivi che possono far considerare nulle le cartelle dell’Agenzia delle Entrate, permettendo così ai contribuenti che le ricevono di non pagarle. Ciò accade, per esempio, nei casi in cui la cartella non riposti la motivazione, indicazioni specifiche sugli interessi e non solo.
Notificare una cartella esattoriale dall’Agenzia delle Entrate ma non incassare i soldi richiesti perché la stessa cartella è considerata nulla: sono sempre più i casi in cui ricorrendo ad un giudice è possibile far dichiarare nulla la cartella esattoriale ricevuta dalle Entrate e soprattutto per motivi di forma. A sostenere la nullità delle cartelle per motivi specifici anche la Corte di Cassazione. Vediamo, dunque, quando le cartelle dell’Agenzia delle Entrate risultano nulle e casi 2019-2020.
Stando a quanto stabilito dalle ultime sentenze della Corte di Cassazione, sono considerate nulle le cartelle da parte dell’Agenzia delle Entrate per specifici motivi, sentenze che hanno stabilito quando una cartella si può considerare nulla, e pertanto non essere pagata, a seguito di alcuni casi 2019-2020 verificatisi.
Se, dunque, si hanno timori quando si riceve una cartella esattoriale da parte dell’Agenzia delle Entrate per termini di pagamento o ci si chiede cosa fare se non si riesce a pagare la cartella, è bene sapere che prima di procedere al pagamento è bene controllare che la stessa cartella non presenti vizi tali da essere considerata nulla e quindi non da pagare. Vediamo di seguito quali sono i motivi per cui secondo la Cassazione le cartelle possono essere considerate nulle:
Quando le cartelle da parte dell’Agenzia delle Entrate risultano nulle per i motivi appena riportati è possibile presentare ricorso contro le stesse opponendo l’errore commesso in dichiarazione. Il ricorso contro le cartelle esattoriali deve essere:
Dunque, per presentare ricorso contro una cartella esattoriale bisogna scrivere il ricorso e poi notificarlo all’Ente impositore o all’Agente di Riscossione che ha emesso la cartella e solo dopo può essere depositato presso il giudice competente, a cui bisogna fornire la prova di averlo regolarmente notificato.