Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro nasce per disciplinare i rapporti tra lavoratori e datori di lavoro. Collettivo perché riguarda tutti i lavoratori della categoria oggetto del contratto. Nazionale perché valido per tutte le aziende che si trovano all'interno del territorio italiano.
Il CCNL dei Metalmeccanici, di cui il rinnovo c’è stato nel 2016 con l’accordo raggiunto dalle maggiori sigle sindacali valido fino al 2019, regola livelli, retribuzione e ferie, oltre a stabilire i termini da rispettare nel caso di licenziamento, per i dipendenti che hanno firmato il rispettivo contratto. In questo caso, ovviamente, i metalmeccanici. La recente riforma del mercato del lavoro comunemente denominato Jobs Act è intervenuta in maniera decisa sui contratti che sono stati soggetti a modifiche importanti rispetto a quello che avveniva in passato.
Busta paga e ingresso di nuove risorse nel mondo del lavoro rappresentano gli aspetti maggiormente interessati da questo provvedimento. I nuovi assunti inizieranno la loro carriera due livelli più in basso rispetto a quello di destinazione e dovranno conoscere anche le novità che esistono per quel che riguarda i termini da rispettare per avvisare di un eventuale licenziamento. Anche per i periodi di vacanza che spettano ai lavoratori ci sono importanti novità.
Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro nasce per disciplinare i rapporti tra lavoratori e datori di lavoro. Collettivo perché riguarda tutti i lavoratori della categoria oggetto del contratto. Nazionale perché valido per tutte le aziende che si trovano all'interno del territorio italiano. Il contratto collettivo serve per regolare gli stipendi e le remunerazioni, i livelli e categorie di lavoro,le regole dello svolgimento delle varie mansioni, le ferie e tutti gli aspetti del lavoro
Il CCNL, come detto in precedenza, presenta novità per quel che riguarda i livelli con cui i dipendenti entrano nel mondo lavorativo. Ognuno di esso sottintende uno stipendio adeguato. I lavoratori di questo comparto che iniziano la propria attività, secondo quando stabilito dalle novità previste dal rinnovo firmato nel 2016, dovranno iniziare da due livelli più in basso. I dipendenti delle aziende metalmeccaniche artigiane sono classificati in sei categorie professionali e 7 livelli retributivi. I livelli scattano a seconda del periodo e la paga inizia con il minimo previsto dal CCNL per quel lavoro. Sono 8 o 10 i mesi che devono trascorrere prima di iniziare la scalata verso posizioni migliori anche a livello retributivo.
Oltre alla questione retributiva questo aspetto è fondamentale anche per quel che riguarda le ferie. La retribuzione attraverso lo strumento dell'incentivazione prevista dal CCNL dei metalmeccanici incoraggia la prassi che chi produce di più durante la sua attività lavorativa guadagna di più. Inoltre lo strumento del CCNL metalmeccanici chiarisce in maniera inequivocabile le condizioni da rispettare per quanto riguarda la comunicazione del licenziamento che può essere fatta in un lasso di tempo compreso tra i sette giorni e i due mesi a seconda della categoria.
Il conto alla rovescia inizia dal giorno successivo alla comunicazione delle proprie dimissioni oppure alla comunicazione della volontà di abbandonare il lavoro. L’azienda deve concedere anche autorizzazioni ad assentarsi dalla loro attività per quei dipendenti alla ricerca di un nuovo lavoro. I livelli del CCNL Metalmeccanici corrispondono ad una paga precisa. Per le ferie i dipendenti di aziende metalmeccaniche artigiane devono riposarsi almeno undici ore consecutive al giorno per contratto. Non sono ammessi doppi turni troppo ravvicinati. Inoltre essi maturano ogni anno:
Dal primo giugno 2018 vi sono novità relative a nuovi minimi retributivi, indennità di reperibilità e di trasferta per il Contratto Nazionale Metalmeccanici. Sono, infatti, cambiati i valori dei livelli minimi di retribuzione dei lavoratori appartenenti al CCNL; sono cambiati gli importi dell’indennità di reperibilità,
divisi per categoria che prevedono:
Sono, infine, cambiati anche gli importi dell’indennità di trasferta, che attualmente sono trasferta intera pari a 43,24 euro, quota per il pasto meridiano o serale pari a 11,79 euro e quota per il pernottamento pari a 19,66 euro
Per quanto riguarda i livelli di inquadramento dei lavoratori e i minimi retributivi, le novità prevedono:
Per il prossimo anno 2019-2020 si è in attesa di un nuovo rinnovo del CCNL e si attende anche, come confermano le ultime notizie, il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici, in scadenza il 31 dicembre del 2018, e che, come riportano le ultime e ultimissime notizie, sta penalizzando soprattutto i lavoratori della
scuola.
Gli aumenti per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, stando a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2019, dovrebbero essere di +1,3% nel 2019, +1,65% nel 2020 e +1,95% nel 2021.