Il certificato di malattia rappresenta un’attestazione accuratamente stilata dal medico curante oppure da uno dei medici facenti parte del Sistema Sanitario Nazionale (S.S.N.), attraverso il quale si motiva l’assenza del lavoratore dal posto di lavoro per sopraggiunta di malattia.
Tutti i lavoratori regolarmente assunti sia nel settore pubblico o in quello privato, nel caso di assenza per motivi di malattia sono obbligati a presentare il certificato di malattia che giustifichi l’assenza dal lavoro per un “tot” periodo di tempo. Il lavoratore dovrà presentare il codice di protocollo identificativo del certificato medico al proprio datore di lavoro, mentre, il medico curante dovrà trasmettere in via del tutto telematica il certificato direttamente all’Istituto Nazionale Previdenza Sociale (INPS).
Iniziamo nel mostrare le modalità di compilazioni del certificato, infatti, dall’esatta compilazione dipende la validità del certificato stesso. Partendo dal semplice presupposto che il medico che stila il certificato sa esattamente cosa scrivere e come redigerlo, ma è importante sapere nel dettaglio tutte le indicazioni che portano a una corretta compilazione. Del resto “errare è umano”, per questo saper controllare un certificato vi risparmierà non pochi grattacapi. Esso è composto da una serie di dati, quali:
Rammentiamo che il certificato di malattia è molto importante, poiché, giustifica l’assenza dal lavoro da parte del lavoratore. Esso viene rilasciato dal medico di curante, oppure da uno dei medici facenti parte del Sistema Sanitario Nazionale (S.S.N.).
Cosa rischia il lavoratore se non presenta il certificato medico? L’omessa motivazione dell’assenza al lavoro da parte del lavoratore porta alla conseguenza di una assenza ingiustificata. Il datore di lavoro può in questi casi avviare un procedimento disciplinare o le fasi di un licenziamento.
Il lavoratore riceve il certificato di malattia? No, il medico di base rilascerà al lavoratore un numero identificativo di protocollo. Attraverso tale numero il lavoratore collegandosi al portale dell’INPS potrà scaricare il suo certificato.
Chi comunica all’INPS la malattia? Il medico curante provvederà a inviare in via telematica all’INPS il certificato medico. A tal proposito l’Istituto offre un servizio che permette l’accesso ai certificati telematici ricevuti e agli attestati di malattia, da parte dei lavoratori e dei datori di lavoro, nonché dai consulenti del lavoro delegati.
Cosa succede se il sistema telematico del dottore va in tilt? Nell’insorgere di problemi di natura “tecnica” da parte del medico curante oppure dalla stessa struttura sanitaria, al lavoratore sarà consegnato il certificato medico in forma cartacea. In questo caso il lavoratore dovrà presentare il certificato medico sia al datore di lavoro che all’INPS.
Le strutture ospedaliere sono obbligate al certificato medico telematico? Sì, dovrebbero trasmettere la certificazione del ricovero. Tuttavia, nell’ipotesi che fossero impossibilitate a inoltrare il certificato in forma telematica all’INPS, dovranno rilasciare il certificato cartaceo. Il lavoratore in questo caso lo dovrà consegnare all'INPS e al proprio datore di lavoro.
Con la nuova procedura il datore di lavoro non può pretendere la copia cartacea dal dipendente, ma attraverso i codici numerici di protocollo scaricarla direttamente dal portale dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale (INPS). Il lavoratore ha solo l’obbligo di fornire al datore di lavoro il numero esatto relativo al codice di protocollo dell’apposito certificato di malattia.
Il certificato di malattia può essere consultato direttamente attraverso il servizio online, dai seguenti soggetti, quali:
L’Istituto Nazionale Previdenza Sociale (INPS) mette a disposizione un servizio di consultazione anche in forma telefonica contattando il Contact center al numero 803 164, servizio offerto in forma gratuita per la rete fissa, oppure 06 164164 da rete mobile.