Cessione del quinto conviene o no. I pro e contro di questa forma di prestito nel 2022

Quali sono pro e contro di prestiti con cessione del quinto 2022 con rimborso rata mensile direttamente in busta paga: cosa c’è da sapere

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Cessione del quinto conviene o no. I pro

A chi conviene il prestito con cessione del quinto 2022?

La forma di prestito con cessione del quinto 2022 conviene certamente a lavoratori dipendenti e pensionati che percepiscono un reddito mensile fisso di importo tale da permetterne un prelievo del 20% per il rimborso costante e a tasso fisso del prestito ricevuto senza che questo intacchi la sostenibilità economica dello stesso richiedente il prestito. 
 

La cessione del quinto è una forma di prestito valida esclusivamente per lavoratori dipendenti a tempo indeterminato o per pensionati, perché si tratta di una forma di prestito che prevede il rimborso solo tramite trattenuta, appunto, del 20% del proprio reddito netto mensile, quindi di un quinto dello stipendio o della pensione, direttamente dalla busta paga o dal cedolino di pensione.

Ciò significa che il rimborso mensile del prestito con cessione del quinto non può avvenire con pagamenti di relativi bollettino precompilati o tramite bonifico, ma solo ed esclusivamente tramite trattenuta alla fonte di reddito e sul guadagno certo e fisso su cui viene calcolato un quinto da restituire. 

Questo è il motivo per cui si tratta di una forma di prestito valida solo per dipendenti: per gli autonomi, infatti, non è possibile fare un calcolo universale sul quinto dello stipendio, considerando che si tratta di uno stipendio non fisso ma variabile che ogni mese può essere anche più basso o più alto rispetto a quello del mese precedente. Vediamo se e quando conviene o no la cessione del quinto nel 2022.

  • Cessione del quinto 2022 quali sono i pro
  • Cessione del quinto 2022 quali sono i contro

Cessione del quinto 2022 quali sono i pro

Se generalmente il prestito con cessione del quinto è sempre stato considerato come il prestito migliore, perché a tasso fisso e dunque costante per tutta la durata del finanziamento e con tassi di interesse inferiori a quelli previsti per altre forme di prestito personale, oggi, a causa di incertezze e nuova crisi scatenata dalla pandemia dovuta al coronavirus nel mondo, la situazione sembra essere un pò cambiata.

Se, infatti, i tassi per prestiti con cessione del quinto si sono sempre attestati più o meno sul 3,8%, oggi si sale a 4%, anche 4,20%. Tutto dipende ovviamente dalle proposte che le diverse società finanziarie e banche mettono a punto. Eppure la cessione del quinto per il 2022 conviene ancora per la situazione tassi considerando che altre finanziarie, come Cofidis o Agos, prevedono tassi ben superiore al 4% e che arrivano anche al 6-7%.

Nonostante conveniente come tassi ma anche come facilità per il rimborso, bisogna sapere che prima di scegliere la cessione del quinto come forma di prestito è bene valutarne la reale convenienza perché spesso non si tratta di una forma così conveniente e possibili per tutti di prestito.

Con il prestito con la cessione del quinto si sceglie di rimborsare il prestito ricevuto con il 20% del proprio stipendio netto mensile per cui è necessario che lo stipendio netto sia alto tanto da garantire di poter sempre effettuare la trattenuta in busta paga senza rischiare alcuno scoperto sul conto corrente e da permettere al lavoratore o al pensione comunque di vivere dignitosamente. Prima, dunque, di optare per la cessione del quinto è bene valutare la sostenibilità della rata da pagare in base alle disponibilità economiche derivanti dallo stipendio mensile.

Stesso discorso vale per i pensionati: in questo caso, la cessione del quinto come forma di prestito rispetto ad altre forme di prestito personale che prevedono il rimborso della rata sulla somma richiesta e non in base al proprio reddito mensile conviene se l’importo di pensione è alto tanto da garantire un sereno rimborso mensile della cifra avuta. 

In generale, possiamo, dunque, dire che i pro del prestito con cessione del quinto sono:

  • tasso di interesse fisso che resta lo stesso per tutta la durata di rimborso del finanziamento senza alcuna sorpresa, dunque, per il debitore;
  • facile rimborso della somma mensile dovuta che viene trattenuta direttamente in busta paga sia di lavoratore e sia di pensionato;
  • facilità di avere il prestito, ma solo a condizione di essere un lavoratore dipendente con contratto a tempo indeterminato o pensionato, e senza necessità di garanzie da parte di terzi;
  • nessuna spesa di intermediazione: la stipula avviene direttamente tra la finanziaria erogante e il datore di lavoro;
  • possibilità di estinzione anticipata dell’intera somma mancante.
  • Alla luce di quanto appena riportato, dunque, la forma di prestito con cessione del quinto 2022 conviene certamente a lavoratori dipendenti e pensionati che percepiscono un reddito mensile fisso di importo tale da permetterne un prelievo del 20% per il rimborso costante e a tasso fisso del prestito ricevuto senza che questo intacchi la sostenibilità economica dello stesso richiedente il prestito. 

Cessione del quinto 2022 quali sono i contro

Insieme ai pro, la cessione del quinto come forma di prestito prevede anche diversi contro, a partire dal fatto che non si tratta di una forma di prestito accessibile a tutti ma valida solo ed esclusivamente, come già spiegato, da chi può garantire un reddito mensile fisso per tutta la durata del rimborso, e cioè lavoratori dipendenti preferibilmente con contratto di lavoro a tempo indeterminato e pensionati.

Ne sono, dunque, esclusi lavoratori autonomi, liberi professionisti, lavoratori atipici e con contratti di collaborazione. Esclusi dalla possibilità di poter richiedere un prestito con cessione del quinto 2022 anche i neoassunti, che pur essendo dipendenti sono considerati lavoratori a rischio perché a inizio carriera non percepiscono stipendi elevati e non hanno ancora la garanzia di una stabilità lavorativa.

Chi chiede un prestito con cessione del quinto è, inoltre, obbligato a sottoscrivere una polizza assicurativa per coperture nei casi di eventuali rischi a lavoro e sulla vita.