Vendere un’abitazione rappresenta un passo significativo, ma la conclusione del rogito non esaurisce gli obblighi normativi e burocratici a carico del proprietario uscente. Per gestire la transizione senza rischi, è indispensabile conoscere in dettaglio tutte le comunicazioni e adempimenti obbligatori che devono essere effettuati dopo la cessione della proprietà, nel rispetto della disciplina vigente nel 2025. Ogni trascuratezza può tradursi in sanzioni amministrative, spese aggiuntive o contestazioni future: per questo motivo la procedura merita attenzione, precisione e tempestività.
Una volta stipulato l’atto di compravendita davanti al notaio, la responsabilità degli adempimenti post-vendita ricade sul venditore. Il primo passo consiste nell’informare l’amministratore di condominio del cambio di intestazione dell’unità immobiliare, fornendo i dati dell’acquirente. Tale comunicazione è prevista dall’art. 63 delle Disposizioni per la riforma del condominio e tutela la corretta attribuzione delle future quote condominiali. Il venditore, infatti, rimane solidalmente responsabile dei debiti condominiali riferiti all’esercizio in corso e a quello precedente la comunicazione.
Nel caso di vendita a cittadini extracomunitari, permane l’obbligo di inoltrare la comunicazione di cessione di fabbricato entro 48 ore dall’effettivo trasferimento all’Autorità di pubblica sicurezza (Questura o, in sua assenza, Comando dei Vigili Urbani). Questo adempimento, disciplinato dall’art. 12 della Legge n. 59/1978 e confermato dal D. Lgs. 286/1998, serve a tracciare i trasferimenti immobiliari sul territorio nazionale ed espone, in caso di inosservanza, a sanzioni che possono variare da 103 a 1.549 euro.
Non è più necessario comunicare direttamente al Comune la cessione, salvo specifici regolamenti locali o in presenza di situazioni particolari (es. cambi d’uso, immobili esclusi dalla registrazione telematica).
Il trasferimento di proprietà implica la necessità di gestire correttamente i contratti relativi alle utenze domestiche (energia elettrica, gas, acqua, servizi telefonici e connettività internet). È buona prassi che, il giorno del rogito, venditore e acquirente effettuino congiuntamente la lettura di tutti i contatori; si suggerisce di documentare tale rilevazione mediante fotografie datate o verbale sottoscritto da entrambe le parti.
In ogni caso, occorre informare tempestivamente i gestori per formalizzare il cambio di intestazione ed evitare doppi addebiti, penali e controversie. Si raccomanda di conservare la ricezione delle comunicazioni inviate alle compagnie interessate.
Dopo la vendita del bene immobile, il venditore deve regolare la propria posizione fiscale in relazione a IMU, TARI (Tassa sui Rifiuti) e altre eventuali imposte comunali. È necessario:
Contattare l’ufficio tributi prima del rogito può prevenire errori e solleciti indebiti. Nel 2025, alcuni Comuni adottano sistemi digitali per la comunicazione fiscale post-vendita.
Se esiste una polizza assicurativa privata sull’immobile, è necessario comunicare tempestivamente la vendita sia alla compagnia assicurativa che, per trasparenza, all’acquirente. Quest’ultimo dispone di 10 giorni dalla comunicazione per esercitare il diritto di recesso dalla polizza preesistente. La mancata comunicazione può determinare il tacito rinnovo della copertura e l’obbligo di versamento del premio a carico del nuovo proprietario.
Analogamente, è opportuno notificare l’avvenuta alienazione a:
Il venditore è tenuto a consegnare all’acquirente l’immobile libero da persone e cose salvo specifici accordi attestati nel contratto. Gli elementi strutturali e impiantistici fissi (serramenti, impianti, arredi su misura) fanno parte integrante della compravendita, salvo diversa pattuizione.