Che cosa rischia nullatenente in caso di evasione fiscale secondo leggi aggiornate 2022

Anche il contribuente che risulta nullatenente va incontro a sanzioni severe nel caso di evasione fiscale. Ecco cosa prevede la normativa aggiornata.

Autore: Chiara Compagnucci
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Che cosa rischia nullatenente in caso di

Evasione fiscale: cosa rischia un nullatenente?

Chi viene condannato penalmente per il reato evasione fiscale e si trova in una situazione di nullatenente va incontro alla più critica delle conseguenze ovvero la detenzione senza le attenuanti generiche.

Il primo fondamentale aspetto di cui tenere conto quando si parla di nullatenenti ed evasione fiscale è che il concetto di nullatenenza ha una valenza sociale ma non giuridica. Detto in altri termini, le disposizioni vigenti non individuano la condizioni economiche ovvero il limite per cui si può essere considerati tali oppure no. Tuttavia, come lascia intendere lo stesso nome, con questa definizione si fa riferimento a chi è privo di redditi e di patrimoni nel momento in cui viene identificato.

Di conseguenza non ha un lavoro, almeno retribuito, con cui sostenersi e un eventuale procedura fiscale nei suoi confronti sarebbe difficile da portare fino in fondo. Ecco allora che ci domandiamo che cosa rischia un nullatenente in caso di evasione fiscale. La situazione di nullatenenza può infatti verificarsi da un anno all'altro, magari per via di una grave crisi dell'attività lavorativa. Approfondiamo allora:

  • Evasione fiscale: cosa rischia un nullatenente

  • Leggi aggiornate 2022 rischi per un nullatenente

Evasione fiscale: cosa rischia un nullatenente

Chiariamo subito che la condizione di nullatenenza non è affatto un reato e di conseguenza chi non è in grado di pagare un debito accumulato nel tempo non viene condannato alla detenzione. Anche nel caso in cui siano di mezzo cartelle esattoriali per imposte non pagate. Il punto centrale da comprendere è se l'evasione fiscale è un comportamento che comporta dei rischi per il nullatenente. Si tratta evidentemente di una condizione differente che può comportare un differente trattamento.

E in effetti, come messo nero su bianco da importanti decisioni della Corte di Cassazione, la posizione del nullatenente si fa evidentemente più complicata. In buona sostanza - hanno spiegato i giudici - chi viene condannato penalmente per il reato evasione fiscale e si trova in una situazione di nullatenente va incontro alla più critica delle conseguenze ovvero la detenzione senza le attenuanti generiche.

Si tratta di un passaggio inevitabile considerando che in caso di conversione della pena detentiva in quella pecuniaria, il nullatenente non sarebbe in grado di versare quanto dovuto e quindi non subirebbe alcuna conseguenza. C'è un altro passaggio rilevante della Corte di Cassazione che vale la pena evidenziare.

La difficoltà finanziaria del nullatenente non può essere invocata soprattutto quando di mezzo c'è l'evasione dell'Iva. La ragione è semplice da spiegare: gli importi incassati sono solo del fisco e non possono essere destinati per altri scopi.

Leggi aggiornate 2022 rischi per un nullatenente

A norma di legge ovvero del Codice civile, il debitore risponde dell'adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri. Le limitazioni della responsabilità non sono ammesse se non nei casi stabiliti dalla legge. In pratica, ciascuno è responsabile dei debiti contratti con il suo patrimonio presente e futuro.

Si ricorda che si parla di reato per dichiarazione fraudolenta se l'imposta evasa è maggiore di 30.000 euro con riferimento a ciascuna delle singole imposte e i redditi non dichiarati superano il 5% del totale o comunque 1,5 milioni di euro. La sanzione prevista è la reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni.

Si parla di dichiarazione infedele se l'imposta evasa è superiore a 150.000 euro e i redditi non dichiarati superano il 10% del totale o comunque i 3 milioni di euro. La sanzione applicata è la reclusione da 1 a 3 anni. In caso di omessa dichiarazione dei redditi, se l'imposta evasa è superiore a 50.000 euro, la sanzione applicata è la reclusione da 1 a 3 anni.