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Che cos' il bonus casalinghe 2025? Spiegazione, significato e esempi

Credito di imposta per permettere a donne casalinghe di partecipare a corsi di formazione per inserimento nel mondo del lavoro: cos il bonus casalinghe 2024

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Che cos' il bonus casalinghe 2025?

Negli ultimi anni, il bonus casalinghe 2025 ha assunto un ruolo centrale tra le misure di inclusione sociale, promuovendo il reinserimento e la formazione professionale di chi, con costanza e dedizione, si occupa della gestione familiare e domestica senza percepire una remunerazione. Questa soluzione, oggetto di continui aggiornamenti normativi, mira non solo a valorizzare il lavoro domestico ma a fornire strumenti concreti di crescita per le persone fuori dal mercato del lavoro.

Bonus casalinghe 2025: significato, finalità e riferimenti normativi

Il bonus casalinghe 2025 non consiste in un’erogazione monetaria diretta, ma in un finanziamento pubblico dedicato alla formazione gratuita di donne e uomini impegnati prevalentemente nella gestione della casa e della famiglia. È una delle iniziative previste dall’articolo 22 del decreto legge n. 104 del 2020 (convertito nella Legge n. 126/2020), che ha istituito il Fondo per la formazione delle casalinghe e dei casalinghi, finanziato e rifinanziato anche per il 2025.

La misura nasce dalla volontà di ridurre il gap di competenze digitali e professionali per coloro che svolgono “lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari”, offrendo l’opportunità di accedere a corsi di formazione digitale o tecnico-professionale, spesso finalizzati all’introduzione nel mondo del lavoro o al potenziamento di competenze utili allo smart working e all’autoimpiego.

I destinatari principali sono persone tra i 18 e i 67 anni, residenti o con permesso regolare di soggiorno, dedicate in via esclusiva e gratuita alle attività domestiche. Il bonus, dunque, favorisce un percorso di upskilling e reskilling, abilitando così nuove opportunità occupazionali e riducendo l’isolamento economico e sociale.

Requisiti per l’accesso e caratteristiche del bonus casalinghe

Per usufruire del bonus casalinghe 2025 sono richieste alcune condizioni specifiche:

  • Svolgere attività domestica e di cura in modo non retribuito e senza vincoli contrattuali di subordinazione;
  • Avere un’età compresa tra i 18 e i 67 anni;
  • Essere iscritti all’assicurazione INAIL contro gli infortuni domestici (legge 493/1999), con copertura vigente per tutta la durata del corso;
  • Non possedere un’attività lavorativa che preveda obbligo di iscrizione a diversa cassa previdenziale (sono ammessi solo lavori part-time ridotti);
  • Per le/i cittadini stranieri: possesso di permesso di soggiorno in corso di validità.

L’iscrizione all’assicurazione contro gli infortuni domestici è annuale (quota di 24 euro, esonero previsto sotto specifiche soglie di reddito). Non vi sono limitazioni ISEE per accedere ai corsi, né requisiti reddituali stringenti, rendendo la misura accessibile anche a chi non possiede alcun reddito o patrimonio personale significativo.

Come funziona e come si richiede il bonus casalinghe 2025

I corsi di formazione gratuiti finanziati dal bonus casalinghe sono organizzati da enti pubblici e privati accreditati, in gran parte su base regionale o nazionale. La procedura per accedere è la seguente:

  1. Iscrizione all’INAIL: indispensabile per la copertura assicurativa durante le attività formative.
  2. Individuazione dei corsi disponibili: l’elenco aggiornato degli enti e dei corsi è pubblicato periodicamente dal Dipartimento delle Pari Opportunità oppure direttamente online sui siti degli enti formatori.
  3. Domanda di partecipazione: attraverso modulo telematico o contatto diretto con l’ente che eroga il corso.

I corsi durano normalmente dai 3 ai 12 mesi e affrontano tematiche come competenze digitali, alfabetizzazione informatica, gestione familiare, tecniche amministrative, comunicazione, informatica di base e avanzata, social media marketing, grafica, lingue straniere, operatività CAF/patronato. Molti enti prevedono anche formazione in modalità online, garantendo accessibilità e flessibilità.

Sono previsti attestati finali e, talora, accompagnamento all’inserimento lavorativo. L’iscrizione al Fondo Casalinghe INPS non è condizione obbligatoria per frequentare i corsi, ma consente di avviare una posizione previdenziale ai fini pensionistici.

Corsi di formazione gratutiti con bonus casalinghe: quali scegliere e come selezionare quelli più utili

I corsi finanziati tramite il bonus comprendono una varietà di settori, preferibilmente nell’ambito dell’innovazione digitale e dei servizi. Ad esempio, nel 2025 vengono offerti corsi prevalentemente in modalità telematica, alcuni dei quali includono:

  • Selezione e amministrazione del personale
  • Supporto tecnico informatico
  • Operatore CAF e Patronato
  • Sistemista informatico
  • Front office turistico e booking
  • Copywriting, comunicazione e digital marketing
  • Grafica e animazione 3D
  • Social media e gestione canali web
  • Progettazione audiovisiva e produzione multimediale

La fruizione dei corsi non pone limiti sul numero di partecipanti per persona e spesso è possibile ricevere un attestato di frequenza valido per accrescere il profilo professionale. L’elenco completo dei corsi disponibili viene pubblicato sui siti degli enti accreditati e richiede la semplice iscrizione online: è fondamentale selezionare corsi coerenti sia con la domanda del mercato sia con le proprie aspirazioni personali e capacità di gestione familiare.

Fondo Casalinghe INPS: opportunità previdenziale per chi lavora in ambito domestico

Oltre alla formazione, il Fondo Casalinghe e Casalinghi INPS rappresenta una soluzione previdenziale per chi si dedica esclusivamente alla cura domestica. Istituito con il D.Lgs. 565/1996, il fondo è attivo per tutte le persone tra i 16 e i 65 anni che non svolgono attività lavorativa con obbligo di iscrizione ad altra cassa previdenziale e non sono titolari di pensione diretta.

L’iscrizione avviene online sul portale INPS accedendo con SPID, CIE o CNS, e non comporta costi di iscrizione, sebbene sia richiesto il versamento minimo di 25,82 euro al mese (309,84 euro l’anno) per l’accredito della contribuzione valida ai fini pensionistici. I contributi sono interamente volontari: non esiste obbligo di versamento continuativo e la pensione sarà proporzionata ai contributi versati seguendo il sistema contributivo previsto dalla normativa vigente.

Nel caso si raggiungano almeno 5 anni di contributi, si può accedere alla pensione di vecchiaia già dai 57 anni, purché l’importo maturato superi il valore dell’assegno sociale maggiorato del 20%, oppure si otterrà il diritto ai 65 anni d’età.

L’adesione al Fondo consente anche la tutela contro gli infortuni domestici (tramite INAIL) e prevede la possibilità di ottenere una pensione in caso di inabilità totale permanente, con almeno 5 anni di contribuzione.

I bonus e le agevolazioni collegati al bonus casalinghe 2025

Oltre ai corsi di formazione gratuiti, esistono misure integrative che ampliano gli strumenti di sostegno a disposizione delle famiglie e dei soggetti non occupati, come:

  • Assegno di Inclusione (ADI): misura di supporto economico rivolta a nuclei familiari in condizione di difficoltà, con particolare attenzione alla presenza di minori e soggetti fragili
  • Assegno Unico Universale: prestazione mensile a favore di nuclei con figli a carico, variabile secondo il valore ISEE
  • Bonus Mamme Lavoratrici: agevolazione specifica per le madri che lavorano e che possono ottenere riduzioni sui contributi previdenziali o bonus in busta paga
  • Bonus assunzioni donne disoccupate: incentivo per i datori di lavoro che assumono donne disoccupate da almeno due anni o, in zone svantaggiate, da 6 mesi. L’agevolazione è destinata anche alle categorie che svolgono attività non retribuite in ambito familiare.
  • Carta spesa “Dedicata a te”: destinata a nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro e almeno tre figli.

È importante ricordare che per usufruire di alcune misure parallele non basta la qualifica di casalinga, ma occorre soddisfare requisiti economici, familiari e di residenza stabiliti dai vari regolamenti.

Ultime novità: Transizione 5.0 e credito d’imposta formazione

Nel 2025 sono state introdotte alcune novità rilevanti in materia di formazione digitale e riconversione professionale, con l’approvazione del Piano Transizione 5.0, che arricchisce ulteriormente il contesto degli incentivi alla formazione. Questa nuova misura, rispetto ai precedenti strumenti (Formazione 4.0), pone al centro la sostenibilità energetica insieme alla digitalizzazione, offrendo a imprese (e potenzialmente anche ai corsi rivolti alle casalinghe) la possibilità di ricevere un credito di imposta per l’acquisizione di competenze utili nei nuovi modelli organizzativi.

Sebbene la misura sia attualmente rivolta principalmente ad aziende, rappresenta un trend di sistema che potrebbe in futuro interessare anche misure pubbliche destinate a percorsi formativi individuali. Per chi partecipa a corsi finanziati con fondi pubblici, è consigliabile orientarsi verso formazione digitale, management di processi innovativi e sostenibilità, che incontrano il favore delle attuali direttive nazionali ed europee.

Domande frequenti e fake news sul bonus casalinghe

  • Si può ricevere denaro direttamente dal bonus casalinghe?
    No. Il bonus si traduce in formazione gratuita e non è un contributo economico diretto.
  • È richiesto l’ISEE per iscriversi ai corsi?
    No, non è previsto alcun limite reddituale o di patrimonio per l’accesso ai corsi.
  • È possibile seguire più di un corso?
    Sì, la maggior parte dei programmi consente la frequenza a più corsi.
  • La partecipazione ai corsi garantisce un impiego immediato?
    No, ma aumenta le opportunità di reinserimento occupazionale e sviluppo professionale.
  • Il Fondo Casalinghe INPS è obbligatorio?
    No, l’adesione è volontaria e serve a costruire una pensione sulla base dei contributi versati.

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