Il contratto di lavoro a chiamata, noto anche come contratto intermittente, è una tipologia di contratto di lavoro subordinato che può essere stipulato solo a lavoratori che abbiano meno di 24 anni o più di 55 anni d’età e per cui sono previste ferie e permessi in base alle giornate di lavoro effettivamente stipulate.
Cos’è il contratto a chiamata? Nel panorama lavorativo italiano esistono oggi diverse forme di inquadramento contrattuale tra cui i datori di lavoro, le imprese e le aziende possono scegliere in base alle esigenze e ai bisogni lavorativi.
Tra possibilità di assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato, o indeterminato, o di apprendistato, o stagionale, c’è anche quella di contratto di lavoro a chiamata. Vediamo cosa prevede nel dettaglio e quando può essere usato.
Secondo quanto stabilito dalle leggi vigenti, il contratto a chiamata non può essere usato per tutti a discrezione del datore di lavoro.
Si tratta, infatti, di una tipologia contrattuale che può essere applicata solo ai lavoratori che abbiano un’età inferiore ai 24 anni o che abbiano più di 55 anni di età.
Non è, invece, per legge, possibile stipularlo per:
Anche il contratto a chiamata deve, per legge, essere in forma scritta e può essere a tempo determinato, quando prevede una precisa scadenza, o a tempo indeterminato, quando non ha scadenza, ma comunque la durata non può essere superiore alle 400 giornate nell’arco di tre anni solari.
Per essere valido e avere valore legale, il contratto a chiamata deve riportare nel dettaglio:
Un lavoratore che viene assunto con un contratto a chiamata deve percepire la stessa retribuzione che spetta al lavoratore assunto con un’altra forma di contratto in riferimento al relativo contratto nazionale Ccnl.
Ciò significa, per esempio, che un lavoratore a chiamata, assunto con Ccnl Commercio e Terziario e inquadrato nel Livello IV deve ricevere la stessa retribuzione riconosciuta ad un collega assunto a tempo pieno e indeterminato, da riproporzionare in base alla prestazione lavorativa effettivamente svolta.
I lavoratori che vengono inquadrati con il contratto a chiamata hanno diritto al riconoscimento di quanto previsto per tutti gli altri dipendenti assunti con contratti a tempo determinato o indeterminato, ma secondo specifiche regole.
Il lavoratore con contratto a chiamata ha, infatti, diritto a: