Che cos'è il reato di diffamazione. Spiegazione e significato 2022

Ledere dignità, reputazione e onore altrui in pubblico: cos’è e come si configura il reato di diffamazione e sanzioni previste

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Che cos'è il reato di diffamazione. Spie

Che cos’è il reato di diffamazione?

Il reato di diffamazione rientra tra i delitti contro l’onore e si concretizza quando viene offesa la reputazione e si lede la dignità di una persona assente. Il reato di diffamazione è più grave quando si attribuisce alla persona offesa un fatto determinato e quando viene diffuso a mezzo stampa o online.
 

Cos’è il reato di diffamazione? Sentiamo spesso parlare di diffamazione, di persone diffamate e di accuse di diffamazione. Ma quando si può effettivamente parlare di diffamazione e quando scatta il reato di diffamazione? Non sempre, infatti, parlare in pubblico di una terza persona è reato di diffamazione. Vediamo allora di dare una spiegazione al significato di reato di diffamazione.

  • Cos’è il reato di diffamazione
  • Reato di diffamazione pene previste
  • Quando la diffamazione non è reato


Cos’è il reato di diffamazione

Il reato di diffamazione rientra tra i delitti contro l’onore e si concretizza quando viene offesa la reputazione altrui e si lede la dignità di una persona assente. Il reato di diffamazione è più grave quando si attribuisce alla persona offesa un fatto determinato e quando viene diffuso a mezzo stampa o online.

Esistono diverse forme di reato di diffamazione che sono distinte a seconda di come e quando avviene la diffamazione, se a mezzo stampa, tramite internet, o su Facebook, o altri social network.

Reato di diffamazione pene previste

Il Codice Penale prevede per il reato di diffamazione diverse pene per diversi tipi di diffamazione, in relazione alla gravità del fatto. Il reato di diffamazione in forma più ‘leggera’, quando cioè avviene comunicando con più persone e offendendo l’altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1.032.

Se la diffamazione consiste nell’attribuzione di un fatto determinato, la pena della reclusione sale fino a due anni e una multa fino a 2.065 euro; se, invece, la diffamazione avviene a mezzo stampa o altro mezzo di pubblicità, la reclusione prevista è da sei mesi a tre anni e la multa di 516 euro.

Se, infine, la diffamazione avviene nei confronti di un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o una sua rappresentanza, o nei confronti i una Autorità costituita in collegio, le pene aumentano considerevolmente.

Quando la diffamazione non è reato

La diffamazione come manifestazione del proprio pensiero e diritto di cronaca non è considerata reato nè viene punita nei seguenti casi specifici: 

  • se i fatti che si attribuiscono all’altra persona sono veri;
  • se ciò che si dice di una terza persona risponde a un determinato interesse sociale;
  • se chi racconta fatti in pubblico riferiti ad una terza persona rispetta il requisito della cosiddetta continenza nel modo di esprimersi, non usa cioè espressioni volgari e offensive.