Il modello economico di blue economy mira al miglioramento del benessere umano e dell'equità sociale, riducendo al contempo in modo significativo i rischi ambientali e le scarsità ecologiche.
Sentiamo parlare sempre più spesso di blue economy e sempre di più lo sentiremo nei prossimi anni. Ma di cosa si tratta?
Siamo davanti a un modello economico in cui il concetto chiave è la sostenibilità. Il richiamo a mare e oceani e alle loro vastità di acqua è inevitabile. Ed è infatti proprio lì che dobbiamo prestare la nostra attenzione.
I piccoli Stati insulari, rispetto alla loro massa terrestre, hanno a disposizione vaste risorse oceaniche, che rappresentano un'enorme opportunità per stimolare la loro crescita economica e per affrontare la disoccupazione, la sicurezza alimentare e la povertà, ma hanno anche più da perdere dal degrado delle risorse marine. Approfondiamo allora la questione ed esaminiamo da vicino:
La blue economy non riguarda solo le opportunità di mercato perché fornisce anche la protezione e lo sviluppo di risorse blu più intangibili come gli stili di vita tradizionali, il sequestro del carbonio e la resilienza costiera per aiutare gli stati vulnerabili a mitigare gli effetti spesso devastanti del cambiamento climatico.
Simile alla green economy, il modello di blue economy mira al miglioramento del benessere umano e dell'equità sociale, riducendo al contempo in modo significativo i rischi ambientali e le scarsità ecologiche.
Fornisce un modello inclusivo in cui gli stati costieri, che a volte non hanno la capacità di gestire le loro ricche risorse oceaniche, possono iniziare a estendere i benefici di quelle risorse a tutti. Realizzare il pieno potenziale dell'economia blu significa inclusione e partecipazione di tutti i gruppi sociali e settori interessati.
Ad aver coniato questa definizione è stato l'economista Gunter Pauli nel libro "Blue economy. 10 anni. 100 innovazioni. 100 milioni di posti di lavoro". A suo dire, con una meticolosa analisi del funzionamento della natura, le conseguenze positive arrivano su tre ambiti.
Quello ambientale perché il miglioramento delle tecniche di produzione permette la riduzione delle emissioni dannose. Quello sociale poiché la vivacità imprenditoriale conduce alla crescita del numero di posti di lavoro. E infine quello economico in quanto lo sfruttamento di nuove forme di produzione contribuisce alla riprese di settori in crisi e a fare emergere nuovi settori.
L'economia blu punta ad applicare i principi della natura al sistema economico ispirandosi a nuovi modelli produttivi e all'innovazione.
La blue economy risponde ai bisogni primari introducendo innovazioni ispirate alla natura, generando molteplici vantaggi, tra cui posti di lavoro e capitale sociale. Le soluzioni si basano prima di tutto sulla fisica. I fattori decisivi sono la pressione e la temperatura rilevate in loco. Secondo i promotori, la natura si è evoluta da poche specie a una ricca biodiversità.
Ricchezza significa diversità. La standardizzazione industriale è il contrario. La natura offre spazio agli imprenditori che fanno di più con meno. La natura è contraria alla monopolizzazione. La gravità è la principale fonte di energia, l'energia solare è il secondo combustibile rinnovabile.
L'acqua è considerata il solvente principale e in natura la costante è il cambiamento. Le innovazioni avvengono in ogni momento. La natura funziona solo con ciò che è disponibile localmente.
Il business sostenibile si evolve nel rispetto non solo delle risorse locali, ma anche della cultura e della tradizione. La natura risponde ai bisogni fondamentali e poi evolve dalla sufficienza all'abbondanza.
In natura tutto è biodegradabile, è solo questione di tempo. Nei sistemi naturali tutto è connesso e si evolve verso la simbiosi. L'acqua, l'aria e il suolo sono i beni comuni, liberi e abbondanti.
La natura è efficiente pertanto, il business sostenibile massimizza l'uso del materiale e dell'energia disponibili, riducendo il prezzo unitario per il consumatore. In natura i negativi vengono convertiti in positivi e i problemi sono opportunità.
La blue economy risponde ai bisogni primari introducendo innovazioni ispirate alla natura, generando molteplici vantaggi, tra cui posti di lavoro e capitale sociale.