L'Imu è gestita dal Comune dove si trova l'immobile tassabile. In caso di cambiamenti sia soggettivi che oggettivi non rilevabili dall'ente locale, è necessario presentare la dichiarazione Imu. Questo chiarimento proviene dal Ministero dell'Economia, che sottolinea come queste variazioni possano modificare l'ammontare dell'imposta dovuta.
La dichiarazione Imu è il mezzo attraverso cui i proprietari di immobili comunicano al Comune le modifiche occorse nell'anno fiscale precedente che influenzano l'ammontare della tassa o ne determinano l'esenzione. Una volta inoltrata, la dichiarazione resta valida negli anni a seguire, a meno di nuove variazioni che modifichino l'importo dell'imposta o che incidano sulle condizioni di esenzione.
La necessità di presentare la dichiarazione sorge quando intervengono cambiamenti non noti al Comune, diversamente da quanto già registrato nelle precedenti dichiarazioni. In particolare, è obbligatorio dichiarare in situazioni di concessioni di esenzioni o sconti fiscali, eccetto per quei casi dove il regolamento comunale richiede una comunicazione specifica.
Questa prassi è fondamentale anche quando il Comune non dispone delle informazioni essenziali per controllare l'adempimento fiscale, come nei casi di leasing, acquisizioni o modifiche del valore di terreni edificabili. Le linee guida ministeriali forniscono una descrizione dettagliata di queste situazioni.
È obbligatorio presentare la dichiarazione per beneficiare di riduzioni del 50% della base imponibile per gli edifici di rilevanza storico-artistica o per gli immobili concessi in uso gratuito a parenti diretti che li adoperano come residenza principale. L'obbligo sussiste anche per altre forme di esenzione fiscale, escludendo quella per la residenza principale.
Non è richiesto presentare la dichiarazione in caso di trasferimenti immobiliari o se è stata già effettuata una dichiarazione di successione.
L'Imu si applica ai proprietari di immobili esclusi dalla categoria dell'abitazione principale, a meno che non si tratti di unità di lusso classificate nelle categorie catastali A1, A8 o A9. Si estende anche ai terreni, sia agricoli sia edificabili.
In questo contesto, il pagamento dell'Imu è obbligatorio per i titolari di diritti reali sugli immobili, come l'usufrutto, indipendentemente dalla presentazione della dichiarazione. In pratica, i Comuni possono richiedere il pagamento dell'imposta anche in assenza di dichiarazione da parte dei detentori.
È possibile effettuare la consegna diretta negli uffici comunali, dove l'impiegato fornirà una ricevuta di avvenuta presentazione. Altresì, la dichiarazione può essere inviata via posta, tramite lettera raccomandata indirizzata all'Ufficio tributi, considerando come data di presentazione il giorno di spedizione del plico.
La dichiarazione può anche essere inviata per via telematica attraverso:
Per gli immobili situati in più comuni, devono essere compilate tante dichiarazioni quanti sono i comuni interessati.
La dichiarazione Imu deve essere presentata al Comune in cui sono ubicati gli immobili entro il 30 giugno dell'anno successivo alla data in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell'imposta.
Una volta presentata, la dichiarazione ha effetto anche per gli anni successivi, sempre che non si verifichino modificazioni dei dati ed elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell'imposta dovuta.
Per quanto riguarda l'obbligo dichiarativo, occorre ricordare il principio generale secondo il quale tale obbligo sorge solo nei casi in cui sono intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni già presentate, nonché nei casi in cui si sono verificate variazioni che non sono conoscibili dal comune.
La dichiarazione è obbligatoria nei seguenti casi:
La dichiarazione deve essere presentata quando:
Non sussiste l'obbligo dichiarativo per gli immobili adibiti ad abitazione principale. La conoscenza da parte del comune delle risultanze anagrafiche fa venire meno la necessità di presentare la dichiarazione.
Per l'abitazione principale, si intende l'immobile iscritto o iscrivibile nel Catasto Edilizio Urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente.
Inoltre, non è necessario presentare la dichiarazione quando gli elementi rilevanti ai fini dell'imposta dipendono da atti per i quali sono applicabili le procedure telematiche attraverso il Modello Unico Informatico (MUI), come in caso di compravendite gestite dai notai.
Nel caso di pertinenze dell'abitazione principale non sussiste l'obbligo dichiarativo, poiché il comune dispone di tutti gli elementi necessari ai fini della verifica dell'esatto adempimento degli obblighi relativi al versamento dell'imposta.
La casella dedicata alle pertinenze deve essere utilizzata solo nel caso in cui sussiste l'obbligo dichiarativo per casistiche particolari, come quando le pertinenze sono in numero maggiore di una per categoria catastale (C/2, C/6 e C/7) e si deve indicare quale considerare come pertinenza ai fini dell'esenzione.
In caso di mancata presentazione della dichiarazione Imu nei termini previsti, sono previste le seguenti sanzioni:
È possibile regolarizzare la propria posizione attraverso il ravvedimento operoso, con sanzioni ridotte in base al tempo trascorso dalla violazione.