Che cos'è la messa in mora. Spiegazione e significato aggiornato nel 2022

Istituto regolato dal Codice Civile per inadempimenti ad una obbligazione: cos’è la messa in mora e norme in vigore

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Che cos'è la messa in mora. Spiegazione

Che cos’è la messa in mora?

La messa in mora è un istituto regolato dal Codice Civile che si manifesta in una intimazione formale ad adempiere ad una obbligazione, per legge tramite apposita lettera di messa in mora, entro termini congrui e riportando ogni dato e informazione precisa circa l’obbligazione a cui adempiere.
 

Cos’è la messa in mora? Per definizione, secondo quanto riportato nel linguaggio giuridico, la mora rappresenta il ritardo ingiustificato e imputabile, da una parte all'altra, nell'adempimento di una obbligazione e può essere a carico del creditore o del debitore. Vediamo allora quando scatta la messa in mora, cosa significa e cerchiamo di dare una spiegazione a cos’è la messa in mora.

  • Cos’è la messa in mora
  • Chi decide la messa in mora e tempi

Cos’è la messa in mora

La messa in mora è, per definizione, un istituto regolato dal Codice Civile che si manifesta in una intimazione formale ad adempiere ad una obbligazione con specifiche conseguenze.

Stando, infatti, a quanto previsto dalle norme in vigore, nel momento in cui scatta la messa in mora il debitore ha l’obbligo di risarcire i danni derivanti dal ritardo nell’adempimento dei suoi doveri e, dal momento della comunicazione di messa in mora, insieme alla somma di denaro eventualmente dovuti bisogna anche pagare gli interessi legali calcolati.


La messa in mora comporta, poi, l’interruzione dell’eventuale prescrizione dell’obbligazione dovuta.

Generalmente la messa in mora riguarda, per esempio, le bollette non saldate alla scadenza, le rate del mutuo, le rate di un finanziamento per l’acquisto di una nuova auto, le spese di condominio. La messa in mora deve avvenire tramite comunicazione ufficiale che deve essere inviata, o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite Pec, posta elettronica certificata. 

Precisiamo che una lettera di mossa in mora inviata tramite posta elettronica ordinaria non ha alcuna validità giuridica, per cui non implica alcuna conseguenza. Perché sia corretta e valida legalmente, la lettera di messa in mora deve contenere informazioni specifiche che sono:

  • indicazione del titolo per chiedere l’inadempimento, come nel caso di un contratto o di altri documenti firmati;
  • intimazione all’adempimento dovuto, con indicazione precisa da parte del creditore dell’oggetto della richiesta, con preferibile riferimento agli articoli del Codice Civile;
  • termine ultimo entro cui il debitore dovrà adempiere al pagamento. 

Chi decide la messa in mora e tempi

Stando a quanto previsto dal Codice Civile, la messa in mora che deve essere comunicata tramite apposita lettera in forma scritta, deve essere decisa dal creditore e inviata al debitore per intimargli ad adempiere alla obbligazione. 

L'atto di costituzione in mora contiene sia l'intimazione ad adempiere e sia una durata precisa entro cui farlo. Nella messa in mora è, infatti, indicato anche un termine specifico, che generalmente va dai 7 ai 15 giorni, entro cui regolarizzare la propria posizione, con l'avvertimento che decorso il termine indicato il credito dovuto sarà recuperato tramite vie giudiziarie.