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Che cos'è la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e a cosa serve? Spiegazione e significato

La SCIA è la procedura fondamentale per avviare, modificare o cessare un'attività produttiva nei settori artigianali, commerciali e industriali.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Che cos'è la SCIA (Segnalazione Certific

Che cos'è la SCIA?

La SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) è una comunicazione amministrativa che le imprese devono presentare al Comune per avviare, modificare o cessare un'attività produttiva, che sia artigianale, commerciale o industriale.

La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) offre un'innovativa semplificazione burocratica per l'apertura e gestione delle attività produttive. La SCIA, consente infatti di ridurre i tempi d'attesa e snellire il processo autorizzativo, mettendo in atto un sistema fondato su autocertificazioni e verifiche successive. Questo strumento si applica a vari settori, tra cui commerciale, artigianale e industriale, e si rivela fondamentale per gli imprenditori che intendono avviare, modificare o chiudere un'attività.

Definizione e storia della SCIA

La SCIA, ha sostituito la precedente Denuncia di Inizio Attività (DIA) per snellire i procedimenti burocratici e pone l'accento sulla responsabilità degli imprenditori, permettendo l'immediato inizio delle attività senza attendere autorizzazioni preliminari. Questa evoluzione normativa è parte di un contesto di maggiore liberalizzazione per le attività economiche, offrendo un framework che favorisce l'efficienza e la rapidità nei processi di avvio, modifica e cessazione delle attività stesse.

Che cos'è la SCIA? A cosa serve?

La SCIA è uno strumento fondamentale nel contesto amministrativo italiano, che consente alle imprese di avviare, modificare o cessare un'attività in modo semplificato. L'obiettivo è quello di snellire le procedure burocratiche, permettendo di iniziare immediatamente le attività, senza aspettare il rilascio di autorizzazioni da parte degli enti pubblici competenti.

La funzione principale è quella di dichiarazione di inizio attività, che l'imprenditore compila e presenta al Comune attraverso lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP). Questa procedura è effettuata interamente in modalità telematica, assicurando velocità e maggiore trasparenza.

I documenti allegati alla SCIA devono attestare il possesso di tutti i requisiti necessari per l'attività specifica, divisi in: requisiti soggettivi, come quelli morali e professionali, requisiti oggettivi, come quelli urbanistici e igienico - sanitari.

L'importanza della SCIA si estende a vari settori, inclusi quelli artigianali, commerciali, industriali e agricoli. 

Evoluzione normativa: dalla DIA alla SCIA

L’evoluzione normativa che ha portato dalla DIA (Denuncia di Inizio Attività) alla SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) segna un passo significativo verso la semplificazione amministrativa in Italia. La DIA, rappresentava un atto fondamentale per avviare attività economiche e richiedeva un'attenta valutazione da parte della pubblica amministrazione prima di consentire l'inizio delle attività, rendendo il processo piuttosto lungo e complesso.

La trasformazione in SCIA, ha rivoluzionato questo approccio. La responsabilità di garantire la conformità dell'attività alla normativa è passata direttamente all'imprenditore. Ciò ha permesso alle imprese di iniziare le loro attività con effetto immediato al momento della presentazione della segnalazione, semplificando notevolmente l'iter burocratico.

La SCIA è stata inserita nel contesto del Testo Unico dell'Edilizia (TUE) e del D.lgs. 222/2016 che hanno specificato ulteriormente gli ambiti di applicazione e le modalità attuative. Diversamente dalla DIA, la SCIA ha sostituito la necessità di autorizzazioni preliminari per molteplici attività, a condizione che le stesse rispettassero tutti i requisiti richiesti dalla legge.

Come presentare la SCIA

La presentazione della SCIA avviene esclusivamente in modalità telematica. Il processo richiede l'utilizzo di uno strumento digitale sicuro, come la firma digitale, per garantire l'autenticità dei documenti. Approfondiamo nei prossimi paragrafi l'iter da seguire.

Requisiti per presentare una SCIA

Per presentare una SCIA, è necessario rispettare una serie di requisiti fondamentali, sia soggettivi che oggettivi. I requisiti soggettivi comprendono le caratteristiche morali e professionali del titolare, che deve dimostrare di non avere condanne penali e di possedere le competenze richieste per la gestione dell'attività. Questo è particolarmente rilevante in settori regolamentati, come quello alimentare o dei servizi alla persona.

I requisiti oggettivi, invece, riguardano gli aspetti tecnici e strutturali dell'attività. Ad esempio, i locali e le attrezzature devono rispettare gli standard di conformità a normativa edilizia, igienico-sanitaria e ambientale. È fondamentale che gli ambienti siano sicuri e adeguati per l'attività da intraprendere. Inoltre, se richiesto, devono essere prodotte dichiarazioni di conformità rilasciate da tecnici abilitati o da enti riconosciuti.

Processo di presentazione: passaggi chiave

Il processo di presentazione della SCIA è strutturato in diversi passaggi, cruciali per garantire la legalità e conformità dell'attività economica. La prima fase consiste nella verifica dei requisiti necessari, assicurandosi di rispettare tutte le normative applicabili al tipo di attività da intraprendere.

Successivamente, l'imprenditore deve accedere al portale SUAP del Comune di competenza e compilare la documentazione richiesta. È essenziale fornire tutte le informazioni dettagliate e allegare i documenti che attestano i requisiti soggettivi e oggettivi, come le dichiarazioni di conformità e le certificazioni professionali.

Per completare la modulistica, potrebbe risultare utile avvalersi dell'assistenza di professionisti del settore, come commercialisti o consulenti legali, o rivolgersi alle associazioni di categoria, che offrono supporto nella preparazione dei documenti necessari. Inoltre, è importante tenere conto delle specificità territoriali, poiché i requisiti e i moduli possono variare leggermente da un Comune all'altro.

Una volta terminata la compilazione, la SCIA deve essere inviata telematicamente attraverso il SUAP, dove verrà protocollata. L'invio corretto della documentazione permette all'imprenditore di iniziare l'attività con effetto immediato. Tuttavia, devono essere rispettati i regolamenti amministrativi e pagati eventuali diritti di segreteria, che variano a seconda del Comune e del tipo di attività.

Dopo l'invio, l'amministrazione ha un termine di 60 giorni per effettuare i controlli. In caso di irregolarità o mancanza di documentazione, l'imprenditore può essere chiamato a integrare i documenti o conformarsi entro un termine stabilito. 

Costi e tariffe associate

I costi e le tariffe associate alla presentazione della SCIA possono variare a seconda di vari fattori, tra cui il tipo di attività e il Comune di riferimento. Non esiste una tariffa standard, poiché le spese si compongono di diversi elementi.

Tra i costi principali figurano i diritti di segreteria e le eventuali tasse amministrative specifiche. Questi importi possono essere differenti da Comune a Comune, influenzando così il costo complessivo della pratica. Inoltre, se la SCIA viene presentata tramite un professionista, come un commercialista o consulente, si dovrà considerare la parcella per il servizio offerto.

Ulteriori spese possono derivare dalla necessità di produrre documentazione tecnica o certificazioni, come quelle dei requisiti di sicurezza o igienico - sanitari, che richiedono l'intervento di tecnici abilitati. A titolo esemplificativo, i costi complessivi per la SCIA possono oscillare tra i 250 e i 1000 euro, considerando anche l'onorario del professionista incaricato.

È pertanto essenziale informarsi presso il SUAP del Comune competente per ottenere un quadro chiaro dei costi applicabili, garantendo così una corretta pianificazione economica per l'avvio dell'attività.

Ambiti di applicazione della SCIA

La SCIA trova applicazione in diversi ambiti economici e produttivi. Settori come il commercio al dettaglio, l'artigianato, la produzione industriale e l'agricoltura richiedono spesso la SCIA per operare legalmente. Anche nel settore turistico, alberghi e ristoranti devono presentare questo documento. È inoltre essenziale per interventi edilizi specifici, come manutenzione straordinaria e restauro. Tuttavia, alcune attività potrebbero essere soggette a regolamenti particolari, richiedendo ulteriori autorizzazioni.

Settori e interventi soggetti a SCIA

La SCIA è richiesta in numerosi settori, ognuno regolamentato da normative specifiche. Nel commercio, ad esempio, è obbligatoria per attività di vendita al dettaglio e all'ingrosso, compresa la somministrazione di alimenti e bevande. Inoltre, i laboratori artigianali, come quelli di estetica, parrucchiere, e gli esercizi di tatuaggio e piercing, necessitano di SCIA per iniziare le operazioni.

In ambito industriale, riguarda attività di produzione e trasformazione, spesso soggette a severe normative ambientali. Anche il settore agricolo esige la presentazione della SCIA, specialmente per attività di trasformazione o vendita diretta dei prodotti.

Per quanto concerne gli interventi edilizi, la SCIA è necessaria per lavori di manutenzione straordinaria che interessano le parti strutturali degli edifici, restauro e risanamento conservativo, e ristrutturazione edilizia che non alteri significativamente la volumetria o la sagoma originale.

Interventi minori, come modifiche al ciclo produttivo o al layout dei locali, possono altresì essere soggetti a SCIA. È importante verificare presso il Comune o l'ente locale di competenza eventuali requisiti aggiuntivi o eccezioni, poiché alcune attività o lavori potrebbero richiedere ulteriori permessi o documentazioni, soprattutto quando sono coinvolti vincoli paesaggistici o di sicurezza pubblica.