La sospensione del contratto di lavoro è l'interruzione temporanea del rapporto di lavoro. Si tratta della caratteristica principale in quanto, a differenza dell'interruzione definitiva, il dipendente conserva il proprio posto.
Come lascia intendere il nome, la sospensione del contratto di lavoro non è un provvedimento a carattere definitivo. A differenza di quanto accade con l'interruzione del rapporto di lavoro, per dimissioni del dipendente oppure per licenziamento da parte del datore, in questo caso il congelamento è a tempo determinato. Se questa è la regola di base, ci sono comunque numerose altre specificità di cui tenere conto.
Pensiamo ad esempio a quando è possibile attivare la sospensione del contratto di lavoro per un dipendente e quali sono le conseguenze per lo stipendio del lavoratore. C'è anche un altro aspetto da non perdere di vista: chi può chiedere la sospensione del contratto di lavoro? Il dipendente oppure il datore? Approfondiamo in questo articolo:
La sospensione del contratto di lavoro è l'interruzione temporanea del rapporto di lavoro. Si tratta della caratteristica principale in quanto, a differenza dell'interruzione definitiva, il dipendente conserva il proprio posto. Dal punto di vista del datore di lavoro, la sospensione può essere dettata dall'indispensabilità di ricorrere alla cassa integrazione, che può essere ordinaria, straordinaria o in deroga, ad esempio per via dello stato di crisi in cui si trova.
Le ragioni tipiche per cui il lavoratore chiede l'applicazione di questo strumento sono la gravidanza, la maternità, l'infortunio sul lavoro e i congedi parentali. In quest'ultimo caso, la durata non deve essere maggiore di 10 mesi, oppure di 11 se il papà si astiene dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di almeno 3 mesi. In pratica, in queste circostanze non è prevista l'estinzione del rapporto contrattuale, ma solo la sospensione.
La sospensione del contratto di lavoro per un dipendente non va quindi confusa con l'assunzione a termine. Quest'ultima non è ammessa per le aziende non in regola con la normativa in materia di sicurezza sul lavoro ovvero aziende che non hanno effettuato la valutazione dei rischi. E né per le aziende che sono ammesse alla cassa integrazione guadagni che interessi lavoratori adibiti alle stesse mansioni cui si riferisce il contratto a termine.
Stessa cosa per le aziende che hanno effettuato licenziamenti collettivi nei sei mesi precedenti l'assunzione di lavoratori adibiti alle stesse mansioni cui si riferisce il contratto a termine. Infine, semaforo rosso in caso di sostituzione di lavoratori in sciopero. Oltretutto anche tipologie contrattuali hanno una specifica disciplina e sono escluse dall'ambito di applicazione della normativa sui contratti a termine.
Si tratta di rapporti di lavoro tra datori di lavoro agricoli e operai assunti a tempo determinato, contratti di lavoro temporaneo, contratti di inserimento, contratti di apprendistato, tirocini e stage, rapporti di lavoro instaurati con aziende che esercitano il commercio all'ingrosso, importazione ed esportazione di prodotti ortofrutticoli, contratti di lavoro dei dirigenti.
Senza dimenticare la specificità che caratterizza l'assunzione a termine di lavoratori in mobilità e l'assunzione di lavoratori a tempo determinato in sostituzione di lavoratori in astensione obbligatoria o facoltativa per maternità.
Punto di partenza per comprendere l'istituto della sospensione del contratto di lavoro è il contratto a tempo indeterminato che deve essere redatto in forma scritta e contenere le principali informazioni sul rapporto di lavoro. Si tratta della mansione ovvero dell'insieme delle attività lavorative richieste al lavoratore, dell'inquadramento ovvero del livello e la qualifica attribuita al lavoratore e della data di inizio del rapporto di lavoro.
Ma anche dell'eventuale durata del periodo di prova, dell'importo iniziale della retribuzione e i relativi elementi costitutivi con l'indicazione del periodo di pagamento, del luogo e dell'orario di lavoro, dei giorni di ferie e delle ore di permesso, dei termini del preavviso in caso di recesso.
Il punto di partenza per comprendere un istituto di cessazione del rapporto di lavoro è un contratto a tempo indeterminato che deve essere redatto per iscritto.